La Corte d’Assise di Campobasso si è espressa nel pomeriggio a carico del 45enne indiano arrestato a febbraio del 2012 a Campobasso dalla polizia per sfruttamento dell’immigrazione clandestina.
L’uomo è stato condannato a cinque anni di reclusione, pena sospesa. Il Pm, Armando D’Alterio, aveva invece chiesto il massimo della pena equivalente a 15 anni.
L’uomo, titolare di un’attività di ristorazione nel centro del capoluogo molisano secondo le indagini aiutava i connazionali a lasciare l’India per approdare clandestinamente in Europa, ricevendo in cambio 10mila euro. Almeno settanta le persone a cui avrebbe organizzato il viaggio, per un giro d’affari di circa 700mila euro. Il 45enne offriva ai connazionali anche la possibilità di pagare a rate.
L’avvocato Maria Assunta Baranello, difensore dell’imputato, si è detta soddisfatta dell’esito processuale “abbiamo ottenuto il minimo della pena” queste le sue prima parole. Il legale, tuttavia, non esclude il ricorso in Appello e al riguardo ha detto: “Attento le motivazioni della sentenza che saranno rese note entro i prossimi 90 giorni, rispetto questa decisione ma credo ci siano gli elementi per ricorrere in Appello”