Questa mattina, alle 10, quando al piano terra dell’assessorato di via Toscana si è aperto il tavolo tra l’assessore Michele Petraroia, i dirigenti di settore, i sindacati e i lavoratori della vigilanza privata le premesse non erano delle migliori.
All’incontro si è arrivati con una determina che parlava già chiaro: esubero di dieci persone. Dunque vigilantes a rischio.
Da una parte la Regione con l’esigenza di tagliare il personale che a suo dire sarebbe superiore alle necessità in virtù della dismissione di alcune sedi, dall’altra – naturalmente – lavoratori e sigle sindacali con l’obiettivo preciso di tutelare il futuro di dieci famiglie.
“Quello che auspichiamo a questo punto è che la determina sia rivista e revocata” ha detto Daniele Capuano della Filcams.
Inquietante, ha definito invece la situazione Pasquale Guarracino della Uiltucs che ha annunciato di aver già provveduto a diffidare per quanto sta accandedo il presidente Frattura e l’intero esecutivo regionale sottolineando poi la cattiva gestione del governo locale in merito all’aspetto occupazionale.
Alla fine della riunione le parti hanno stabilito un nuovo tavolo fissato fra 15 giorni per rivedere, carte alla mano, l’intero sistema della vigilanza in Molise. Fino ad allora, almeno, i licenziamenti saranno scongiurati.