Si chiama ‘Opere sannite backwards’, è dedicata al Molise e alla sua popolazione ed è riscritta al contrario. E’ la 74esima opera di Michele Santelia, il molisano ormai famoso in tutto il mondo per la sua abilità a riprodurre, integralmente al contrario, opere letterarie internazionali, nella loro lingua originale, straniera o arcaica, digitando contemporaneamente su quattro tastiere bianche senza vedere il videoterminale del computer durante la digitazione.
Santelia ha utilizzato l’antico idioma dell’alfabeto osco realizzando un’opera da guiness: con un peso di 120 chili e composto da diciotto grandi lastre di pietra, attualmente è il libro più pesante al mondo.
L’articolo completo domani su Primo Piano Molise.