Soldi in cambio di un posto di lavoro. È quello che ha dovuto sborsare un 70enne, residente in un piccolo comune della provincia pentra, convinto di aver finalmente trovato un’occupazione sicura per il figlio e che invece ha gettato alle ortiche 21mila euro.
A tanto ammonta l’importo consegnato dall’anziano ad un sedicente funzionario del Ministero della Giustizia, per ottenere l’inserimento del giovane figlio nell’organico del tribunale di Isernia.
I fatti risalgono al 2008, ma soltanto qualche giorno fa hanno avuto un esito giudiziario, con la condanna del truffatore a 10 mesi di reclusione, con sospensione della pena.

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