La partita non si chiude nemmeno questa volta, quando Palazzo San Giorgio rinvia ancora la decisione sullo spostamento del deposito di fuochi d’artificio da un quartiere popoloso come quello di Montegrappa a Camposarcone.
Della proposta di deliberazione vengono contestati una serie di aspetti e sollevati vizi, omissioni ed errori, come la mancata pubblicità degli atti che avrebbe inficiato la trasparenza dell’amministrazione. Tutto a discapito dei cittadini che se avessero voluto sapere qualcosa in più non hanno potuto farlo. Sotto accusa anche il riferimento nella delibera a norme abrogate e il mancato passaggio dell’atto in commissione, come da regolamento. Dubbi anche sulla variazione della destinazione dell’area: essendo esaurite le aree Pip, il Comune dovrà verificare se ce ne sono altre che possono ospitare una che ospiterà il deposito di materiale esplodente. Fuoco amico da Ambrosio, ma anche dai banchi dell’opposizione piovono accuse contro l’amministrazione Battista. “Stiamo assistendo ad uno spettacolo di cabaret”, tuona Coralbo.
“Il Consiglio deve prendere atto di non aver rispettato tutti gli adempimenti e perciò invito l’Aula a ritirare la delibera, riportarla in commissione”, incalza Ambrosio. “Qualsiasi avvocato può fare ricorso contro questo atto esponendo a una brutta figura l’amministrazione comunale”. La pregiudiziale alla fine verrà accolta. In serata, dopo una riunione di maggioranza, su proposta di De Bernardo, l’assise decide di aggiornare la seduta al 4 novembre. Prima ci sarà un nuovo passaggio dell’atto nella competente commissione già fissata al prossimo 27 ottobre.