“È passato ormai più di un anno da quando CasaPound Italia organizzò un presidio presso la prefettura di Isernia per sollecitare le autorità in merito alle problematiche di ordine pubblico derivanti dall’accoglienza indiscriminata sul nostro territorio”, afferma il responsabile isernino del movimento, Agostino Di Giacomo.
“In quell’occasione – prosegue Di Giacomo – le autorità prefettizie diedero vaghe rassicurazioni circa la capacità di gestione del fenomeno a dispetto dei numeri coinvolti, che ci lasciarono del tutto insoddisfatti. Ad oggi i fatti ci danno ragione: l’accattonaggio è un fenomeno ormai diffuso in maniera capillare su tutto il territorio, con gli esercizi commerciali ‘piantonati’ in maniera stabile da migranti che chiedono l’elemosina importunando i clienti e le cronache ci riportano numerosi casi di crimini che li vedono coinvolti come l’episodio del borseggio avvenuto recentemente in pieno giorno presso un supermercato. A fronte dell’esasperazione degli isernini, riteniamo che sia ora che le autorità diano un segnale di attenzione verso quei cittadini italiani che hanno il dovere di proteggere, provvedendo ad operare per sradicare il fenomeno dell’accattonaggio ed a mettere in atto i meccanismi di espulsione previsti dalla legge per quanti, la stragrande maggioranza, non hanno diritto alla protezione internazionale”.