Una vera e propria class action. Sono pronti ad intraprenderla Fiba-Confesercenti ed i gestori dei lidi a Termoli dopo il divieto di balneazione di parte del lungomare Nord.

“La chiusura della balneazione, peraltro già verificatasi in altre circostanze a causa dei batteri fecali – argomentano in una nota – è di una gravità inaudita”.

Dopo una riunione in mattinata, gli stessi hanno dato mandato agli avvocati Iacovino, Fiorini e Fabbiano di promuovere un’azione collettiva per individuare i responsabili del disastro ed agire di conseguenza sia in sede civile che penale.

“Nel pieno di una stagione turistica, già molto difficile – evidenziano i balneatori – questo provvedimento, anche se di durata molto transitoria, rischia di causare conseguenze pesanti e difficilmente immaginabili sia presenti che future all’economia turistica non solo della costa ma anche all’intero territorio provinciale. I nostri lidi devono essere località salubri.  Anche se il divieto di balneazione ha colpito solo due lidi e parte della spiaggia libera, gli organi di informazione nazionali hanno rilanciato la notizia con effetto devastante. Il danno di immagine ed economico per Temoli e per l’intero territorio è immenso”.

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