Si anima sempre di più il dibattito a Termoli sulla consultazione pubblica cittadina. Ad entrare nell’agone anche i grillini all’indomani degli appelli lanciati ai cittadini dal professor Olivetti su Facebook live per conto dell’esecutivo Sbrocca sull’esprimersi in maniera democratica sul progetto di ‘riqualificazione’.
“Il referendum cittadino – fanno sapere dall’M5S – che avrebbe messo un punto fermo sull’effettivo consenso nei confronti di questo progetto è stato con protervia ostacolato e stigmatizzato dal Sindaco e dall’Amministrazione, soffocato per mera paura di mettere a repentaglio la buona riuscita dell’affare. Le 3.000 firme raccolte per bloccare l’iter di aggiudicazione della gara e consentire lo svolgimento del referendum, il totale rifiuto ad un confronto in Consiglio Comunale e gli imbarazzanti silenzi pesano come un macigno sulla testa del Sindaco che agli occhi della popolazione ha svelato tutta la sua arroganza e spregiudicatezza. Il professor Olivetti, tra l’altro, omette di inserire nella fase di ‘Conclusione del Dibattito’, l’eventualità di rinunciare all’opera. Ma questo ovviamente non può essere nemmeno contemplato nell’esperimento termolese e lo ribadisce senza pudore lo stesso ‘Garante del Dibattito’ quando puntualizza che comunque: resta fermo il principio di democrazia rappresentativa e la potestà dell’Amministrazione di fare le sue scelte. Qualcuno potrebbe pensare che sia innovativo, democratico e partecipativo questo dibattito pubblico, e lo sarebbe certamente stato se soltanto si fosse organizzato almeno un anno fa e soprattutto prima dell’aggiudicazione della gara. Ora non è nient’altro che indorare una pillola amara, una presa per i fondelli, una totale ipocrisia”.