La questione della vulnerabilità sismica degli edifici scolastici anima il dibattito a Termoli dopo il recente sisma nell’Italia centrale.
I sopralluoghi messi in atto dall’amministrazione Sbrocca negli istituti cittadini allo scopo di verificare lo stato degli edifici ha fatto levare il campanello d’allarme ai referenti dell’associazione ‘La giusta scuola’.
Ad allarmare gli attivisti le successive dichiarazioni dell’esecutivo cittadino che ha rimarcato come, “a seguito delle ricognizioni effettuate sia stato constatato il buono stato degli edifici anche se tali verifiche non sono e non devono essere considerate quali esami di vulnerabilità sismica degli edifici che sono ben altra cosa”.
Proprio su quest’ultimo punto e cioè sulla reazione degli edifici alle scosse che l’associazione fa sentire la sua voce.
“L’obbligo di sottoporre gli edifici alla verifica di sicurezza sismica si riferisce a tutti gli edifici e le opere di interesse strategico e/o rilevanti, in qualsiasi zona sismica si trovino, indipendentemente dal fatto che il proprietario sia pubblico o privato e indipendentemente dai programmi e dai finanziamenti stabiliti a livello nazionale o regionale. In particolare, ai sensi delle norme vigenti, è obbligatoria la verifica mentre non lo è l’intervento: a seconda dell’esito della verifica il proprietario deve programmare eventuali interventi da realizzare entro un determinato periodo di tempo, in funzione appunto dei risultati della verifica stessa. A questo punto, anche alla luce di ciò che la legge impone di rispettare, sorge spontaneo chiedersi: a cosa serve effettuare una verifica che non dice nulla sulla vulnerabilità sismica e quindi nulla su come gli edifici reagiscono alle scosse?”, l’interrogativo posto.
“Semplici controlli visivi – l’aggiunta – non sono esami di vulnerabilità sismica, come quelli che sono stati effettuati, anche se eseguiti da personale qualificato. Non hanno validità oggettiva per la protezione dei frequentanti degli edifici dai sismi, e vista la possibilità di terremoti dalle nostre parti dimostrata dagli eventi che stanno accadendo dagli ultimi anni a questa parte, abbiamo bisogno di garanzie che siano come la possibilità che accadano terremoti: concrete. E che arrivino il prima possibile queste garanzie, vista la frequenza con cui gli eventi sismici stanno accadendo”.