Dopo le polemiche di stamattina, la giunta provinciale di Isernia ha restituito alla città di Venafro la scuola che gli era stata sottratta nell’ambito del nuovo piano di dimensionamento scolastico (discusso ieri dalla conferenza dei sindaci). “La Provincia – ha annunciato il consigliere provinciale Antonio Sorbo – ha accolto le rimostranze che in queste ore, noi insieme ad altri consiglieri provinciali del Venafrano, abbiamo avanzato con forza per protestare contro lo scippo’ di una dirigenza scolastica alla Città di Venafro”.

“Pertanto la delibera della giunta ha modificato quanto deciso a maggioranza dalla conferenza dei sindaci restituendo a Venafro l’Istituto Comprensivo ‘Don Giulio Testa’ che invece, secondo la proposta avanzata in un primo momento dalla giunta provinciale e votata ieri sera dai sindaci, veniva assegnato a Pozzilli. Inoltre ha ratificato la modifica da me suggerita e proposta come emendamento dal sindaco di Rionero Sannitico per lo spostamento di un numero di alunni all’istituto comprensivo “Pilla” consentendo a quest’ultimo di superare la soglia minima di 600 alunni e di conservare l’autonomia che non sarebbe stata garantita se fosse passata la proposta presentata dalla giunta. Venafro quindi si vede restituite le due dirigenze scolastiche”.

“Mi rendo conto – ha aggiunto Sorbo – che la delibera della giunta provinciale (che a quanto mi risulta non è stata assunta all’unanimità), modificando quanto votato dalla conferenza dei sindaci, potrebbe avere profili di illegittimità, ma ritengo che questa forzatura sia necessaria per fare giustizia e restituire al mittente il tentativo di penalizzare Venafro. Voglio anche aggiungere che se la giunta provinciale e la conferenza dei sindaci avessero accolto le nostre proposte, formulate in Commissione nello scorso mese di gennaio, sarebbe stato possibile salvare anche l’Istituto comprensivo di Pozzilli. L’amministrazione provinciale ha dunque riparato al suo errore e al torto che stava per compiere ai danni della Città di Venafro e pertanto esprimo la mia personale soddisfazione” – ha precisato. “Resta invece chiara ed evidente la responsabilità dell’Amministrazione comunale che ha gestito male tutta questa vicenda e che deve ringraziare la rappresentanza dell’area venafrana in Consiglio provinciale che, al di là degli schieramenti, ha indotto oggi la giunta provinciale a fare retromarcia restituendo a Cesare quel che è di Cesare”.

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