Il sindaco d’Isernia Giacomo d’Apollonio ha voluto rivolgere un messaggio di fine anno ai cittadini del capoluogo pentro.

«Questo – ha scritto in una nota – è per me il primo messaggio di fine anno da Sindaco, e non nascondo una leggera emozione. Sono trascorsi pochi mesi dall’insediamento della nuova amministrazione civica e, con la preoccupazione dovuta al periodo di recessione che l’economia internazionale continua ad attraversare ma anche con la fondata speranza d’una prospettiva di ripresa e di miglioramento per le nostre comunità, mi accingo a rivolgere a tutti Voi l’augurio d’un felice 2017. L’ultimo semestre è stato per Isernia oltremodo difficile, caratterizzato dal dover affrontare alcuni annosi problemi, che tralascio di elencare per non incorrere in una ripetitività quanto mai noiosa in un momento come questo che è bene riservare a parole di fiducia. Col mio saluto di Capodanno, del mio primo Capodanno, voglio assumere un impegno: la ricerca proficua d’un costante coinvolgimento democratico che ho già avviato e che consiste nel trovare, tutti insieme, cittadini e istituzioni,  il sistema per essere più vicini e in sintonia rispetto alle scelte che ci riguardano. Per farlo è necessario che la popolazione abbia la conoscenza reale dei problemi, allo scopo di giungere ad una loro soluzione condivisa e partecipata. Sono convinto che se questo proposito si trasformerà in un efficace metodo di governo, anche gli organismi comunali potranno assumere con maggiore serenità e consapevolezza le scelte utili a farci progredire. Purtroppo, in anni recenti, l’amministrazione municipale è stata afflitta da un immobilismo decisionale che ha assecondato il declino della Città, acuito da una continua azione esterna, tendente a ridimensionare il ruolo di capoluogo provinciale e di territorio storicamente e culturalmente rilevante in ambito regionale e nazionale. Mi auguro, quindi, che il 2017 diventi per Isernia l’anno dell’inizio del riscatto e della riappropriazione. Per un obiettivo così vitale, sono convinto di incontrare fra i miei concittadini totale consenso e assoluta rispondenza. Nella tradizione della città, le difficoltà e i pericoli hanno sempre fatto trovare agli isernini la forza di reagire, di rivalersi, di riaffermarsi. Sono sicuro che accadrà anche stavolta. Il mio sincero auspicio è questo».

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