La sostituzione dei treni sulla tratta regionale con gli autobus sostitutivi sta creando più di qualche problema ai pendolari che devono lasciare il Molise e raggiungere Roma.
Il mezzo che ha sostituito il treno soppreso delle 14.20 è partito in ritardo già da Campobasso pieno di persone con una vera e propria ressa per salire sul torpedone. Anche ad Isernia, peraltro, il mezzo è giunto con notevole ritardo con tante persone al di fuori della stazione del capoluogo pentr0 ad attendere l’arrivo del mezzo per oltre due ore.
Infatti, l’autobus che avrebbe dovuto raggiungere il capoluogo pentro alle 15.15 avrebbe dovuto essere un mezzo ulteriore, essendo quello partito dal capoluogo di regione già pieno. In realtà, l’arrivo del mezzo non c’è stato ed il gruppo di pendolari è riuscito a partire solo alle 17.20 con il mezzo sostitutivo della corsa successiva in partenza dopo le 15.15 da Campobasso.
«Neve, gelo, e incompetenza, quest’ultima più di tutte, sacrificano chi, come me – ha scritto un pendolare su Facebook postando la foto dell’attesa – è stato costretto a lasciare la propria casa per un lavoro che qui è un miraggio. Oltre il danno la beffa».
Assessore Nagni, ma che cos’altro deve accadere perché si renda conto che, servizio sostitutivo o meno, la tratta Campobasso-Roma è un disastro, per usare un eufemismo? Che cosa ritiene comporti il suo ruolo? Metterci la faccia e non dormire la notte per trovare soluzioni per una regione che LEI ha deciso di governare. Adesso veramente basta!!
Credo che anche per l’autobus in partenza alle 16.21 di oggi per Roma si sia verificato lo stesso problema, a giudicare dalla folla di viaggiatori e dalla presenza delle forze dell’ordine. Purtroppo queste sono le conseguenze di anni di incuria nei confronti del treno. Qualche decennio fa, con abbondanti nevicate, l’unico mezzo sicuro per raggiungere la capitale era il treno. Campobasso era una delle poche stazioni d’Italia ad essere dotata di un vagone turbina (era grigio con le pale delle turbine rosse). Da qualche anno, pare, sia più conveniente usare servizi sostitutivi con autobus, forse perchè le strade vengono più facilmente liberate (da altri). Poi capita che la nevicata avviene proprio nel periodo di rientro nelle sedi extraregionali, quando i viaggiatori sono numerosi ed, è storia vecchia, i treni, per quanto capienti, sono affollatissimi. Ora si è aggiunta la neve, ma chi deve rientrare deve farlo e certamente un autobus con meno di 100 posti non basta. Prima che ci obblighino ad andare a Benevento a prendere il Frecciarossa, è necessario ripensare al trasporto su ferro in direzione Roma e rendere fruibile per tempi e confort, anche il caso di avversità atmosferiche, la linea per Isernia-Venafro verso la Capitale.
Michele Rocco