Non è stata preceduta da un clima sereno la riunione che avrebbe potuto portare alla firma, oggi, dell’accordo quadro sul rilancio della filiera avicola molisana e all’intesa sindacale. L’unica cosa che pare certa, alla vigilia, è che stamattina i sindacati non firmeranno alcunché.
La bozza incriminata, dal punto di vista occupazionale, prevede numeri troppo piccoli rispetto ai volumi occupazionali della Gam (280 gli addetti al momento in cassa integrazione straordinaria), una serie di condizioni di difficile attuazione e nessuna indicazione certa sui tempi di riapertura del macello e su quanti lavoratori vi potranno essere reimpiegati.
Alla vigilia in una nota congiunta i sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil sintetizzano: «Escludere passi falsi ed ambiguità, siamo tutti chiamati a serietà e responsabilità, a partire dalla Regione che dovrà tenere fede agli impegni presi, esplicitando le azioni di politiche attive da mettere in campo per accompagnare i lavoratori e dando certezze sui tempi e le risorse». Il loro auspicio è «che la Regione si presenti al tavolo con gli elementi necessari per rendere possibile un accordo a salvaguardia di 280 lavoratori e delle loro famiglie. All’Agricola Vicentina chiediamo di presentarci il dettaglio del piano industriale e i tempi di ripresa dell’attività per ricominciare a scrivere il futuro di una importante realtà occupazionale e strategica per il rilancio e lo sviluppo dell’intera regione».
Come dà mandato ricevuto dall’assemblea, comunque, qualsiasi proposta venga oggi discussa a Roma prima di essere sottoscritta sarà portata di nuovo all’attenzione dei lavoratori.
Noi molisani non sappiamo che cosa sia l’imprenditoria, quindi facciamoci umilmente da parte e lasciamo lavorare chi ha creato un impero nel settore.
Lasciateli lavorare, quelli dell’Amadori! Lasciate andare avanti chi l’imprenditoria sa cos’e’ e ha il senso della realta’. Non fate sfumare l’ennesima occasione di rinascita con I vostri se ed I vostri ma!!!