Il Prefetto di Isernia ha emanato oggi un’ordinanza di deviazione del traffico dei mezzi pesanti al fine di ridurre l’inquinamento atmosferico e prevenire pericoli per la salute nel centro abitato di Venafro, inquinamento i cui livelli hanno da tempo superato i limiti prescritti dalla legge per quanto concerne il biossido di azoto e il PM10, la cui fonte principale è costituita proprio dal traffico pesante, secondo quanto rilevato dal decreto del Presidente della Giunta Regionale in data 27 febbraio, che ha delegato il Prefetto di Isernia all’emanazione dell’ordinanza.
Il provvedimento, della durata di sei mesi, prevede nello specifico la deviazione del traffico veicolare pesante in ingresso in Molise dalla SS 6 Dir (direzione Isernia) e, in particolare, in corrispondenza dell’intersezione tra la SS85 e la SS6 Dir., l’obbligo di svolta a destra con prosecuzione lungo la SS 85 in direzione Sesto Campano, la percorrenza della SS85 fino al Km 15+900, della SS85 Var fino al Km 8+550 e della SS85 (Km 27+200) in direzione Isernia; mentre per i mezzi pesanti in uscita dal Molise (direzione Lazio) la circolazione rimane invariata.
Il Prefetto Guida ha espresso «viva soddisfazione per il provvedimento che costituisce un primo passo diretto a prevenire pericoli per la salute degli abitanti del centro di Venafro, un passo che è stato reso possibile dalla fattiva sinergia assicurata dalla Regione Molise, dal Comune di Venafro, dall’ANAS e da tutte le altre istituzioni interessate. Provvedimenti di più ampia portata che avrebbero bypassato del tutto l’abitato di Venafro sono stati accantonati, dopo essere stati valutati approfonditamente nel corso di varie riunioni tenutesi negli ultimi mesi, in quanto coinvolgevano il territorio di più Regioni e, oltre ad essere di difficile realizzazione, anche tenuto conto delle posizioni nettamente contrarie espresse dalle istituzioni rappresentative di quei territori, avrebbero comportato tempi incompatibili con l’urgenza di provvedere da subito a ridurre almeno in parte l’inquinamento, in modo da ricondurlo entro le soglie tollerate dalla legge».