Un fulmine a ciel sereno si abbatte sul Comune di San Massimo. A 18 giorni appena dalle elezioni il neo sindaco Salvatore Micone rassegna le dimissioni. Dimissioni che potrebbero entrare a far parte del guinness dei primati a livello nazionale. Le ha protocollate all’ufficio preposto del piccolo municipio matesino ieri mattina. Poche righe per spiegare la sua scelta: “motivi personali e familiari”.

Se siano questi o meno i motivi che lo abbiano spinto realmente a fare questo passo ad appena pochi giorni dall’insediamento del Consiglio comunale, dall’assegnazione della delega di vice sindaco a Silvio Perfetto e dalla distribuzione degli incarichi ai consiglieri, il tutto avvenuto solo lunedì scorso, non è dato sapere. Rispettiamo la sua volontà e la sua scelta anche se di recente, secondo indiscrezioni, non è stato troppo bene. Del resto conciliare le due cariche, quella di assessore provinciale con quella di sindaco, non è facile in quanto comporta un notevole impegno con stress fisico e mentale, e tempo sottratto alla famiglia. Sacrifici che Micone conosceva già dal primo momento in cui ha accettato l’incarico della candidatura a sindaco voluta da un cospicuo raggruppamento di imprenditori di Campitello e di amici. Evidentemente aveva sottovalutato la mole di lavoro che avrebbe dovuto sopportare tra San Massimo e Campobasso, così ha deciso di gettare la spugna immediatamente e non tra qualche mese proprio per dare la possibilità ai suoi concittadini di poter ritornare a breve alle urne e scegliere un nuovo sindaco alla guida del paese.

Adesso ha 20 giorni di tempo per ripensarci e ritirare le dimissioni, ma difficilmente Micone tornerà sui suoi passi. Lo abbiamo sentito telefonicamente ieri pomeriggio, è apparso deciso e determinato nella difficile scelta che aveva già adottato: non tornerà indietro. Resterà assessore alla Provincia di Campobasso con l’intento di fare qualcosa di positivo per San Massimo e l’area matesina. Del resto le testimonianze del suo impegno a Palazzo Magno per la zona sono più che evidenti. Queste dimissioni rincuorano certamente il consigliere Carlo Perrella responsabile dell’esclusione dalla competizione elettorale locale della compagine “Uniti per ricominciare” con candidato sindaco Francesca Manfredi Selvaggi a causa di irregolarità nella presentazione della lista.

È prematuro fare previsioni su chi prenderà il posto di Salvatore Micone alla guida della sua compagine, né è probabile un ritorno dell’ex sindaco Alfonso Leggieri. Un dato appare certo, la Manfredi Selvaggi si presenterà alle prossime elezioni decisa a un contributo per il bene del suo paese. Intanto per i prossimi 20 giorni Micone gestirà il Comune di San Massimo per l’ordinaria amministrazione. Al termine di questo breve lasso di tempo, se non ci saranno ripensamenti, la Prefettura di Campobasso dovrà procedere a nominare il Commissario prefettizio con compiti di guida del Comune per i prossimi mesi in attesa che in autunno siano indette nuove elezioni per scegliere il sindaco e la compagine che dovrà amministrare il paese per i prossimi cinque anni.

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