C’è uno spiraglio di luce per i titolari delle attività commerciali di Campobasso sulla questione dell’occupazione di suolo pubblico. Ieri pomeriggio, nel corso di una riunione a Palazzo San Giorgio, è stata stilata la bozza del documento ufficiale che disciplina l’intera materia su cui il centrodestra sta discutendo ormai da mesi. Dopo un faticoso tira e molla tra l’amministrazione (che è pure scivolata su una buccia di banana) e le associazioni di categoria pare si sia arrivati ad un punto d’accordo. Manca solo da definire l’orario di chiusura dei locali. Forse il nodo più spinoso e su cui gli esercenti non intendono cedere. Al momento sembra che l’indirizzo finale sia quello di anticipare di un’ora rispetto alla situazione attuale e così se dalla domenica al giovedì i locali calano la saracinesca entro le 2 e il venerdì e sabato entro le 3, per il futuro si dovrà chiudere nei primi giorni della settimana all’una e nel weekend alle due. “Ma è ancora tutto da vedere – dice l’assessore Colarusso – intanto abbiamo stabilito che i pub possono occupare uno spazio all’aperto pari (e non più la metà) a quello interno, anche se a palazzo San Giorgio abbiamo deciso di fissare un tetto massimo che non dovrà superare i 50 o 60 metri. Ma c’è anche un’altra novità che vale la pena sottolineare: chi mette i tavoli all’aperto senza occupare le strisce blu pagherà solo il Cosap, le cui tariffe sono rimaste invariate, mentre i titolari dei locali che vanno ad occupare i parcheggi che gestisce la AJ Mobilità dovranno versare alla ditta l’equivalente del ticket che dovrebbe pagare un automobilista che parcheggia nelle strisce blu. Comunque per lunedì o martedì prossimo faremo l’ultima riunione di maggioranza sul tema e poi il sindaco firmerà l’ordinanza”.