Dimissioni in massa per staccare la spina all’amministrazione De Vivo prima ancora che possa partire. E’ l’idea che circola da un paio di giorni tra i vertici del Pdl. Un gesto eclatante, ma anche di difficile applicazione. I tempi stringono e da convincere ci sono ben ventuno persone. A De Vivo basterebbe portare dalla sua sei dei più titubanti per avere i numeri, almeno per partire. La situazione, per il momento, è in forte fibrillazione. Delle dimissioni si è parlato la scorsa sera, nella riunione convocata per decidere la presidenza del consiglio che, visti i numeri, dovrebbe spettare al centrodestra. Ieri sera il bis con un’altra riunione fiume, ma ristretta soltanto al Pdl. Gli eletti del Popolo delle Libertà, però, sono solo cinque: serve la convergenza pure degli alleati. Tuttavia, nonostante le direttive di partito, come sempre accade in questi casi, la scelta sarà dei singoli. E, da indiscrezioni, pare che non tutti i ventuno abbiano l’intenzione di dimettersi.