Il consiglio comunale di Campobasso ha approvato ieri all’unanimità la mozione che riguarda la rimozione delle strutture in amianto sul territorio della città presentata dal gruppo del Pd. “Nessuno pretende di risolvere tutta la questione subito – ha detto Pietro Maio, primo firmatario – ma se avviamo le procedure abbiamo buone possibilità di arrivare ad una soluzione nel giro di un anno o forse un anno e mezzo”. Anche perché la situazione su Campobasso appare piuttosto ‘‘drammatica’: sono 88 i siti con presenza di amianto. Un numero elevatissimo di cui il 35,44% è costituito dagli edifici residenziali, seguito da quelli agricoli, e dalle strutture di artigiani e industriali. Il 4,5% è rappresentato dagli uffici della pubblica amministrazione, 1,5% riguarda le scuole, poco più dell’1% i luoghi di culto, lo 0,90 gli impianti sportivi e la grande distribuzione. Percentuale bassissima, 0,15, per ospedali e stessa percentuale per cinema, teatri e sale convegni. Con questo documento votato all’unanimità il consiglio impegna il sindaco e la giunta a elaborare, previo approfondimento nelle commissioni consiliari permanenti (Sanità, Ambiente, Patrimonio e Politiche Europee), un programma urgente di interventi finalizzato al controllo e alla bonifica dei luoghi occupati da discariche abusive, in particolare per quelle interessate da amianto, e alla eventuale diffusione tra i cittadini di idonei opuscoli informativi atti ad divulgare i rischi per la salute derivanti dai manufatti in amianto nonché ad incentivarne la rimozione o la messa in sicurezza di quelli friabili.