Nessuna restrizione alla tradizione dei falò in spiaggia per la festività di San Basso, ma soltanto il tentativo sperimentale di disciplinare una manifestazione che ogni anno al mattino del 5 agosto lasciava l’arenile di Rio Vivo in condizioni disastrose.
A spiegarlo in conferenza stampa è stato lo stesso sindaco Di Brino, che proprio partendo dalle denunce pubbliche emerse dopo l’edizione 2011, con migliaia di cocci di bottiglia disseminati sulla sabbia e rifiuti di ogni genere intorno ai falò, ha cominciato a discutere della vicenda in prefettura, dove ha trovato anche la condivisione degli altri sindaci del litorale, oltre che dello stesso prefetto Trotta. Per questa ragione si predisporranno venti bracieri nell’area compresa tra il circolo della Vela e l’istituto zoo profilattico, in modo da rendere più agevole sia l’accensione dei fuochi che il mantenimento delle zone occupate dai gruppi e dalle comitive.

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