Il Molise diventa le terza regione in Italia per le irregolarità commesse sulla costa. A certificarlo i risultati dei campionamenti effettuati con i prelievi della Goletta Verde di Legambiente. L’equipaggio del vascello Catholica, che dalla serata di martedì è ancorata al porto turistico Marina di San Pietro di Termoli ha divulgato in conferenza stampa, alla presenza degli esponenti dell’amministrazione comunale, della Capitaneria di Porto e del circolo locale di Legambiente, i dati relativi alla campagna di monitoraggio 2012. Tre su cinque i punti risultati inquinati, tutti in prossimità delle foci dei fiumi che provengono dall’entroterra, rilevamento che evidenza un serio problema nella depurazione a monte. Alto anche il livello delle infrazioni commesse, che lo scorso anno sono state 121, oltre 3 per ciascun chilometro di costa. Una delle questioni sollevate da anni, ma che va aggravandosi è l’eccessiva cementificazione del litorale, mentre migliora la situazione sul fronte della raccolta dei rifiuti, specie nella frazione della plastica. I punti risultati inquinati sono la foce del Sinarca, sul lungomare nord di Termoli, dove è stata trovata acqua marrone e nauseabonda, quella del Biferno, in territorio di Campomarino e la foce del Tecchio, a Petacciato. Nei limiti, invece, l’inquinamento batterico nei tratti di arenile più affollato. Su queste risultanze non hanno influito le alghe proliferate negli ultimi giorni, poiché i prelievi sono stati compiuti la scorsa settimana, il 27 luglio, prima che si manifestasse il fenomeno.

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