Una sorta di class action quella che vorrebbero mettere su alcuni cittadini di Isernia sulla questione bilancio. Una vicenda che non è caduta nel vuoto quella della bocciatura da parte del commissario prefettizio del consuntivo per il 2011. La notizia del no al documento contabile dello scorso anno, con tanto di revisione sulla questione del rispetto del patto di
stabilità, ha scatenato le polemiche, travolgendo la passata amministrazione. Non solo. Adesso sono alcuni cittadini
che si stanno muovendo per chiedere ufficialmente quello che da qualche giorno sostiene più di qualcuno: chi ha sbagliato paghi di tasca propria. Il mancato rispetto del patto di stabilità e la situazione delle casse comunali, infatti, potrebbe tramutarsi in un aumento delle tasse da parte di palazzo San Francesco. Un’evenienza che non va giù a molti, soprattutto in questo momento di forte crisi economica. Uno spettro, quello dell’aumento delle tasse, che ha spaventato più di qualcuno, tanto da pensare di rifarsi su chi ha sbagliato nella redazione del bilancio. Tra amministratori e tecnici, dovranno – nelle intenzioni dei cittadini in questione – essere loro a pagare, non certo i cittadini. Attualmente, il gruppo di isernini in questione, oltre che lanciare l’appello a chi voglia unirsi alla possibile class action, sta valutando se sia possibile da un punto di vista operativo. In particolare, la richiesta è se sia davvero possibile applicare questo nuovo istituto anche a un evento quale quello della mancata approvazione del consuntivo. In questo caso la richiesta non sarebbe quella di un risarcimento economico per i cittadini, ma il fatto di evitare l’aumento delle tasse, chiamando alla responsabilità personale i singoli che avrebbero contribuito a possibili (qualora venissero accertati) errori nella redazione del documento contabile. Un’idea più semplice a dirsi che a trasformare in atto prativo visto che da un punto di vista politico s’è scatenata la battaglia. L’ex superconsulente dell’amministrazione che si rivolge a Tar e procura e che sostiene che siano state cambiate le carte in tavola, l’ex assessore alle Finanze che scarica la colpa su Melogli e sostiene che il commissario ha “evidentemente altri conti”. Melogli in tutto questo resta in silenzio, attualmente in vacanza e forse anche ignaro di quanto successo a Isernia.Nel frattempo i cittadini cercano di contenere i danni come possono. E sperano che a intervenire sia la corte dei conti. Sarebbe questo il piano ‘‘b’: se non riusciranno a mettere in piedi la class action (per mancanza di persone che si possano aggregare oppure per problemi procedurali vista la questione estremamente delicata) allora ripiegheranno su solleciti alla magistratura contabile affinché approfondisca la questione Isernia. Secondo il gruppo di cittadini che ha lanciato l’idea non ci sarebbe da stare con le mani in mano perché lo stato di salute delle casse comunali non più aspettare. Adesso la palla passa di nuovo tra le mani del commissario che si trova a dover redigere il bilancio del 2012, una vera gatta da pelare, oltre che possibile fonte di sorprese poco gradite per i cittadini