Questa sera alle 21 nell’incantevole scenario di piazzetta Palombo l’architetto Franco Valente ricostruisce le vicende architettoniche e storiche del Castello Monforte, simbolo di Campobasso. Col maniero si ripercorrerà l’epopea di Cola di Monforte, uno degli uomini più straordinari di questa Regione che fu famoso alla metà del ‘‘400 non solo per le sue imprese militari nel Molise, ma anche per essere stato il più prestigioso organizzatore di eserciti in Europa.
Perché, architetto, ha deciso di narrare le vicende del Capoluogo di Regione?
“A Campobasso, nonostante Cola di Monforte sia il personaggio più importante della storia cittadina, è praticamente sconosciuto ai più”.
Cosa ha attratto la sua attenzione durante lo studio del personaggio?
“Il suo grande sogno: fare di questa Regione uno stato autonomo. Un sogno che fallì miseramente per tutta una serie di circostanze che caratterizzarono tragicamente la sua vita”.
E’ vero che in Europa, per Cola di Monforte, Campobasso divenne sinonimo di tradimento?
“Ovunque nel vecchio continente per la letteratura la circostanza che Cola di Monforte cambiò più volte casacca portò a identificare nel nome Campobasso, come egli veniva definito, il sinonimo di traditore”.
Come ha reagito la città rispetto a questa sua iniziativa?
“Mi sono arrivati numerosi attestai di plauso. Qualcuno si è lamentato perché non è stato fatto all’interno del castello”.
E perché, appunto, non all’interno del castello?
“Sorvoliamo”.
L’evento è organizzato dalla Provincia di Campobasso e dai Borghi d’Eccellenza del Molise. Franco Valente si avvarrà nella sua narrazione di filmati e fotografie che saranno proiettati su maxischermo. A seguire la piccola orchestra popolare Panzillo allieterà una platea che si annuncia essere numerosa.

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