In conferenza stampa a Palazzo San Giorgio ci sono quasi tutti i consiglieri di centrodestra. Di Bartolomeo, al solito istrionico, annuncia: l’11 settembre non suonerà nessuna campanella”. I dirigenti scolastici, ugualmente invitati alla conferenza, incalzano: “Siamo d’accordo con lei ma è una decisione tardiva”. “Certo che è tardi – replica – ma se non se ne importa il Ministero mica posso prendermi io tutte le responsabilità del caso!  E poi voi mi avete mandato la Scia per conoscere lo stato degli edifici? Fatto sta che le scuole non le apro, lo avevo detto già detto al vostro giornale una settimana fa, ma oltre a non aprire le scuole di mia competenza (materne, elementari e medie) punterò i piedi per far restare chiuse anche gli istituti superiori che invece dipendono dalla Provincia. Il presidente De Matteis può dire qualsiasi cosa, ma se non si rivede quel decreto che il governo vuole prorogare farò di tutto per non far aprire nemmeno le superiori”. Mai come in questo caso il sindaco Di Bartolomeo ha le idee chiare: “in queste condizioni i ragazzi non possono entrare nelle aule. Le scuole non hanno i requisisti per essere aperte, io non ho i soldi per metterle a norma e allora l’11 settembre non suonerà nessuna campanella” . Il primo cittadino di Campobasso ha puntato il dito contro il decreto 151 del 2001 che impone ai Comuni dello Stivale di adeguare alle nuove leggi tutte le scuole. E se mancano i certificati di conformità? E se le scuole non sono sismicamente a norma? “Non ci sono molte alternative – continua Di Bartolomeo – le lezioni non possono ricominciare e dire che sono stato anche a Roma per protestare contro questo decreto”. In realtà a Roma oltre al primo cittadino di Campobasso c’erano tanti altri amministratori che hanno incontrato i vertici ministeriali per chiedere di soprassedere, di essere meno fiscali. Da Palazzo San Giorgio era partita anche una lettera in cui Di Bartolomeo faceva un po’ la cronistoria della situazione delle scuole durante il suo mandato elettorale, elencava le difficoltà che incontra lui come altri sindaci, nel reperire fondi per mettere a norma le strutture e chiedeva quindi di soprassedere proprio per evitare che i cancelli restassero chiusi. “Ci eravamo illusi, speravamo che da Roma arrivasse una sorta di bonus e invece nulla da fare. Oggi (ieri) abbiamo saputo che ci sarà una riunione sul tema il 19 settembre, troppo tardi visto che le lezioni dovrebbero riprendere l’11. Aspetto fiducioso ma nel frattempo incontrerà la stampa perché voglio che la situazione in cui mi trovo non sia un segreto, voglio che tutta Campobasso sappia le difficoltà che incontro ma soprattutto vorrei che i genitori e il personale che opera nella scuola capisca le mie ragioni”. Intanto, nonostante sia stato tirato in ballo dal sindaco Di Bartolomeo, De Matteis preferisce non rilasciare dichiarazioni. Il suo portavoce dice che quando il vertice di Palazzo magno avrà dichiarazioni da fare le farà e se qualcuno decide di tenere le scuole aperte o chiuse se ne assumerà le responsabilità. 

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