Gli Ispettori del Ministero dell’Economia hanno consegnato al Commissario straordinario Vardè la relazione relativa alla situazione finanziaria del Comune. Un documento dal quale emergerebbe un quadro generale molto difficile. Sul contenuto al momento c’è il massimo riserbo. E’ nelle mani del Commissario che ora lo sta valutando molto attentamente. Tuttavia, secondo le indiscrezioni raccolte, rappresenterebbe una situazione complessiva molto difficile. L’ex consigliere comunale del Pdl Giuseppe Lombardozzi ha chiesto di potere accedere agli atti e quindi di poter vedere anche la relazione degli Ispettori. Probabilmente lo stesso farà l’ex assessore Piero Sassi, il quale ha annunciato qualche novità nella prossima settimana. Come è noto Sassi, Melogli e l’ex Consulente del Comune, Fulvio De Lellis hanno sempre sostenuto che il Comune di Isernia non ha mai violato il patto di stabilità, così come invece certificato dal Commissario e poi dal Corte dei Conti. Lo stesso Vardè in questi giorni è concentrato esclusivamente sul bilancio. L’obiettivo è riuscire a ricreare un equilibrio per evitare di aumentare le tasse, così come promesso fin dal primo giorno in cui si insediò a palazzo San Francesco. Operazione complessa, come emergerebbe anche dalla relazione piena di segni rossi degli ispettori ministeriali il cui lavoro ebbe inizio proprio nel pieno della campagna elettorale per le Comunali. Prelevarono ed esaminarono un’enorme quantità di docu menti. Gli impegni di spesa di tutti i settori, a partire dal 2007, cioè da quando si insediò la prima giunta Melogli. Qualcuno sostenne che si trattava di routine. Verifiche a campione effettuate a turno sui Comuni italiani. In realtà la mole di lavoro e soprattutto le polemiche e le accese discussioni che si ebbero nel Consiglio comunale, compresa l’istanza inviata da Lombardozzi al Ministero dell’Economia e alla Corte dei Conti, indusse a ritenere quella verifica molto rilevante. Ora c’è grande attesa sia per conoscere il contenuto della relazione, sia per vedere in che modo il Commissario riuscirà a salvare il Comune dalle sabbie mobili dei debiti accumulati. Secondo alcuni una strada percorribile potrebbe essere la vendita del patrimonio pubblico. A tal proposito Vardè ha affidato il compito di ricostruire la rete delle proprietà, probabilmente per poi verificare cosa dismettere e cosa mantenere. Ovviamente bisognerà anche trovare gli acquirenti e questo certamente non sarà facile. Comunque la parola d’ordine è: recuperare il maggior numero di risorse finanziare