Il Consiglio comunale di Belmonte del Sannio ha approvato una delibera che “contesta” la decisione della Curia Vescovile della Diocesi di Trivento di spostare il parroco del paese in un altro centro. L’atto è stato condiviso all’unanimità e richiesto da tutte le famiglie del piccolo comune altomolisano. Don Antonio Di Palma, originario dell’Abruzzo, fu destinato a Belmonte 25 anni fa. A dare l’annuncio ai fedeli “dell’imminente trasferimento”, con destinazione Schiavi d’Abruzzo, è stato proprio l’uomo di chiesa. Lo ha fatto dal pulpito dell’altare di San Salvatore, senza nascondere le lacrime. Tutti belmontesi si sono recati al Municipio per “investire il sindaco, Enrico Borrelli, del caso” e ottenere “immediate prese di posizione a favore di Don Antonio”. In quella che le 950 anime del paese definiscono “una crociata”, sono stati coinvolti anche gli emigranti che in estate tornano a Belmonte. Nella delibera, già inviata al Vescovo Angelo Scotti, si legge il chiaro intento di ‘non mollare’. “Siamo gente di montagna e di natali sanniti. Non possiamo accettare, anche in nome dei buoni sentimenti cristiani, il trasferimento di un parroco vissuto tra noi come fratello in mezzo ai fratelli”.

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