Il sistema di prevenzione e controllo posto in essere dalla compagnia Carabinieri di Agnone funziona, ma qualcosa inevitabilmente scappa, vista la scarsità di uomini e mezzi e, di contro, la vastità del territorio da tenere in sicurezza. Dopo una lunga parentesi di tranquillità, frutto proprio dei controlli preventivi messi in campo dagli uomini in divisa al comando del maggiore Evangelista, tornano i furti in appartamento in Alto Molise.
I ladri sono entrati in azione nella serata di sabato, prendendo di mira almeno tre abitazioni, una delle quali una villa, in località San Lorenzo, a poche centinaia di metri dall’omonima galleria che conduce fuori città. Una facile via di fuga, dunque, per i delinquenti, che hanno agito indisturbati vista l’assenza, in quel momento, dei proprietari. Evidenza che lascia presupporre la solita imbeccata di qualche “basista” agnonese che conosce i suoi concittadini e le loro abitudini.
Nel caso della villa i ladri sono entrati dal retro, passando dal giardino, hanno fatto effrazione e sono riusciti a portare via un bottino ancora da quantificare nella sua interezza, ma consistente in massima parte da gioielli e altri oggetti di valore. Dato l’allarme, quando sono rincasati i proprietari, sul posto si è portata una pattuglia dei Carabinieri del Norm che ha avviato le indagini. Come sempre accade in queste situazioni che attengono alla sicurezza pubblica nessuno ha visto, né sentito, né notato nulla di strano. Nessuna collaborazione con gli investigatori, nessuna informazione utile che possa contribuire ad acciuffare questa banda di ladri che pare sia tornata in azione nell’Alto Molise dopo una parentesi di tranquillità durata qualche mese. Neanche nei casi che hanno interessato il quartiere Maiella. In una delle abitazioni ripulite i ladri hanno agito indisturbati mentre i proprietari stavano partecipando, come d’abitudine, alla messa serale. E anche lo sbandierato sistema di videosorveglianza, di cui parla tanto anche la Prefettura pentra come deterrente ai reati predatori e contro il patrimonio, pare non serva sostanzialmente a nulla. In realtà, infatti, si tratta di sistemi già datati e in qualche caso addirittura obsoleti, che restituiscono una qualità di immagini pessima, sicuramente non utile all’identificazione di delinquenti. Le indagini dei Carabinieri, nonostante lo stretto riserbo imposto pare dalla Procura, sembrano concentrarsi sul possibile “basista” locale. Si cerca e si indaga, dunque, tra la micro criminalità del posto. I soliti e ben noti soggetti già attenzionati dalle Forze dell’ordine. Utili alle indagini potrebbero essere i telefoni e le altre apparecchiature elettroniche poste sotto sequestro nei mesi scorsi, quando proprio gli uomini del Nucleo operativo radiomobile, nel corso di un apposito servizio di appostamento, riuscirono a fermare una banda composta da tre soggetti, nei pressi di Pescolanciano. A bordo del mezzo usato i militari al comando del luogotenente Florio trovarono anche della refurtiva. I tre delinquenti vennero portati in caserma per tutti gli adempimenti del caso, ma mancando il requisito della flagranza del reato, gli stessi non vennero arrestati, ma rimessi in libertà, dopo essere stati denunciati presumibilmente per ricettazione. Da allora, tuttavia, la o le bande di ladri che stavano ripulendo le case di Agnone e dei centri limitrofi, capirono che i Carabinieri stavano loro alle costole. Ne è scaturita una lunga parentesi di tranquillità, rotta nelle ultime ore da questi nuovi furti in appartamento. Tra l’altro una ondata di episodi analoghi si sta registrando nel vicino Vastese, da dove arrivano le immagini della videosorveglianza che immortalano i ladri, a rafforzare il sospetto che la zona a cavallo tra Abruzzo e Molise sia finita nel mirino di diverse bande probabilmente in trasferta dalla Campania e composte da “manodopera” straniera. Sere fa una delle auto utilizzate per i furti nel Vastese è stata intercettata dai carabinieri. L’Audi A6 con targa francese è stata abbandonata, mentre i ladri sono fuggiti tra i campi dileguandosi nel buio. Un’altra automobile di cui si sospetta la correlazione con i furti nel Vastese, un’Alfa 147, è stata rinvenuta incidentata in provincia di Isernia; degli occupanti, ovviamente, nemmeno l’ombra.