È accusato di aver alzato le mani sulla figlia convivente e sulla moglie, forse al termine dell’ennesimo litigio, nonché di aver occultato e detenuto dunque illegalmente un’arma comune da sparo. Per questi motivi i Carabinieri della compagnia di Agnone hanno arrestato un pensionato agnonese per maltrattamenti in famiglia e detenzione illegale di armi e munizioni. L’episodio di cronaca, che ha turbato la quiete della cittadina alto molisana, nella serata di lunedì, ma i dettagli dell’operazione sono stati resi noti solo a distanza di giorni, dopo il nulla osta della Procura procedente. Quella sera, come anticipato in esclusiva dalla nostra testata giornalistica, i militari sono intervenuti in un’abitazione del posto dalla quale, poco prima, una giovane donna aveva chiamato la linea di emergenza 112 informando la centrale operativa di essere stata appena picchiata dal padre. Immediato l’invio, da parte della centrale della locale compagnia, dell’autoradio del Nucleo operativo radiomobile già in circuito per le vie cittadine. Una volta giunti sul posto, i Carabinieri hanno trovato la giovane donna che aveva chiesto aiuto in compagnia della mamma, entrambe in forte stato confusionale, mentre il padre, in cucina, era intento a consumare la cena. Secondo quanto ricostruito, dopo l’escussione delle due donne, l’uomo avrebbe ripetutamente colpito alla testa la figlia, colpendo poi anche la mamma che, vista la figlia in imminente pericolo, era intervenuta nel tentativo di dividerli e riportare la calma tra le mura domestiche. Mentre il personale del 118 dell’ospedale “Caracciolo”, attivato contestualmente dalla centrale operativa dei Carabinieri, prestava le cure del caso alle due donne, i militari hanno proceduto d’iniziativa alla perquisizione dell’abitazione e dell’autovettura in uso all’anziano, titolare di porto d’armi. Dalle risultanze dei controlli effettuati è stato messo in luce un vero e proprio arsenale di armi e numerose munizioni, oltre che di un revolver detenuto illegalmente e un coltello a lama fissa. Immediato il sequestro penale e il ritiro cautelativo di tutte le armi rinvenute, per sottrarle alla immediata disponibilità del sospettato. «In considerazione di quanto avvenuto ai danni delle donne, della condotta, peraltro reiterata, posta in essere dall’anziano genitore, – spiegano dal comando provinciale dei Carabinieri di Isernia – si è proceduto all’arresto dell’uomo che è stato tradotto presso la casa circondariale di Isernia».