«Se vince Agnone, vince tutto il Molise e le aree interne italiane. Abbiamo previsto un piano di sviluppo infrastrutturale per l’attivazione di una rete capillare dei trasporti che coinvolge gli hub più importanti delle regioni limitrofe per agevolare ed incentivare l’arrivo dei turisti sul nostro territorio regionale. Se il sogno dovesse tramutarsi in realtà, ci sarà uno sviluppo economico capace di dare un corso diverso alla storia della nostra regione. Per cui esorto tutti ad unirci intorno a questo progetto per il benessere della nostra collettività». Parole e pensieri del sindaco di Agnone e presidente della Provncia di Isernia Daniele Saia durante la presentazione del dossier “Agnone Capitale italiana della cultura 2026”. L’appuntamento ormai si avvicina: il 4 marzo prevista l’audizione della cittadina molisana al ministero della Cultura, e allora ecco l’incontro a Palazzo San Francesco con lo scopo di approfondire, implementare e approfondire nel dettaglio i contenuti e le schede programmatiche del dossier dal titolo “Fuoco, dentro. Margine al centro”.
Davanti una numerosa platea composta da cittadini, giornalisti, imprenditori, commercianti, il consigliere regionale Andrea Greco e quello comunale di Isernia, Giovancarmine Mancini, illustrati gli obiettivi, il cronoprogramma, il piano finanziario e la governance. Inoltre, agli indicatori misurabili su ogni segmento ed i risultati attesi nei termini dell’attrattività turistica, l’impatto economico, l’impatto socio-culturale e sostenibilità. A conclusione della presentazione un lungo dibattito molto partecipato, al quale hanno preso la parola soprattutto le imprese del territorio. Nei prossimi giorni verranno attivati ulteriori tavoli di lavoro specifici per l’implementazione del progetto e la diffusione sul territorio. «È stato un bel momento di confronto con una partecipazione molto attiva e sentita. Il lungo dibattito, dopo la presentazione del dossier, ha offerto la possibilità di scoprire ‘qualche carta’ e di continuare a fare rete scambiandosi prospettive e idee. Il dossier è stata l’occasione per ricordare e valorizzare le molteplici forme espressive e attività produttive della città e del territorio. Tutti sono chiamati a collaborare in modo corale e creativo. Il quarto appuntamento ha segnato un cambio di passo: cresce la partecipazione e la fiducia nel potenziale dello sviluppo a base culturale. Passo dopo passo, ognuno si sta appropriando del sogno di Agnone a Capitale Italiana della Cultura: non solo il sogno di una città, ma di tutto il territorio regionale. Già dai prossimi giorni si attiveranno i tavoli partecipativi con scuole, imprenditoria e associazionismo» ha commentato Letizia Bindi docente Unimol e coordinatrice del dossier di candidatura. La struttura di coordinamento della candidatura di ‘Agnone 2026’ ha segnalato infine che sono attivi due canali social per restare connessi sul processo di sviluppo verso l’audizione del 4 marzo a Roma. «Sarebbe un grande risultato arrivare davanti alla giuria con un notevole numero di sostenitori» ha concluso Saia.