Agnone e gli agnonesi cominciano a crederci davvero. È questa la sensazione diffusa nel “the day after”. Il giorno dopo la presentazione ufficiale della candidatura a Capitale della Cultura 2026, andata in scena presso la sala “Spadolini” del palazzo che ospita il Ministero competente, l’ottimismo è alle stelle in città in tutto l’alto Molise. La scaramanzia, tuttavia, consiglia prudenza. Certo è che il messaggio è arrivato forte e chiaro all’indirizzo della commissione: Agnone ha voglia di riscatto, capofila e capitale delle aree interne dell’Appennino, di quel margine che vuole farsi centro per dimostrare che la marginalità, appunto, è solo un costrutto sociale e politico. «Tutto il Molise a fare il tifo per Agnone durante l’audizione di Capitale italiana della Cultura 2026. Che emozione leggere i vostri messaggi» commenta il sindaco Daniele Saia, stanco ma assolutamente soddisfatto della trasferta romana. «In tanti avete apprezzato la presentazione, – continua Saia – che è riuscita grazie ad un lavoro di gruppo impeccabile. L’impegno dell’antropologa e coordinatrice della candidatura Letizia Bindi, della scrittrice Chiara Gamberale, del presidente della Regione Francesco Roberti, dell’artigiano Pasquale Marinelli, della giovane e talentuosa Sophia Marinelli, dell’ingegnera Rosita Levrieri e dell’artista Giuseppe Spedino Moffa. E ora restiamo in attesa del verdetto». Da lunedì, dopo la presentazione, Agnone comincia davvero a credere che il sogno possa realizzarsi, perché tutto lo staff e l’intera comunità hanno gettato il cuore oltre l’ostacolo. Identità e passione, ma anche competenza e visione del futuro, queste parole, in estrema sintesi, potrebbero appunto riassumere la performance romana sicuramente apprezzata anche dalla commissione del Ministero. E il consigliere regionale Andrea Greco, al seguito della delegazione a Roma, cita e commenta le parole di Sophia, liceale che per un giorno ha avuto il ruolo di protagonista nella sala “Spadolini”: «Le piccole realtà non sono piccole risorse. Lo sono soltanto nelle menti piccole di chi si ostina a non volerne cogliere le grandi possibilità. Non per difetto di poesia delle cose, ma di vista negli occhi». «Voglio ringraziare la più giovane della delegazione di Agnone presente a Roma in occasione delle audizioni per la capitale della cultura 2026, Sophia Marinelli. – dichiara il consigliere regionale – Sophia, con le sue bellissime parole, ha saputo trasmettere l’emozione di tutto il Molise e di tutta Agnone per questa candidatura. Nella Sala Spadolini del Ministero della cultura, a sostegno della città alto molisana c’era un’intera regione. Forza Agnone: la storia è nelle nostre mani».