Un endorsement sulla rete ammiraglia della Rai, in favore di una delle contendenti al titolo, che rischia di “inquinare” la sfida alla conquista del titolo di Capitale della Cultura 2026. Il luogo del delitto, per così dire, è lo studio televisivo di “Porta a Porta”, programma di informazione e approfondimento di Bruno Vespa dedicato all’attualità politica, alla cronaca e al costume. Ospite della puntata di martedì l’appena rieletto presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, amico di vecchia data della premier Giorgia Meloni. Ovvia, viste le origini aquilane del giornalista, la domanda sulla Capitale della Cultura, atteso che tra le sfidanti di Agnone c’è appunto L’Aquila, capoluogo abruzzese e città natale di Bruno Vespa. «Io da aquilano mi auguro che L’Aquila diventi Capitale della Cultura, – dichiara sulla rete ammiraglia il conduttore Vespa – perché ricordo l’impegno del 2009; tra dieci anni, si disse, L’Aquila sarà Capitale della Cultura». Il riferimento è chiaramente al terremoto del 2009 e la promessa, forse da parte della politica, fu dettata dallo strazio di vedere le tante opere d’arte custodite in città finite sotto le macerie. «Dopo dieci anni noi eravamo pronti, – ha continuato Vespa nel suo racconto che però sa molto di endorsement appunto – anche adesso lo siamo. Deciderà una commissione, farà quello che vuole, – si affretta a puntualizzare il giornalista – ma mi auguro sinceramente che voi – riferendosi al governatore Marsilio – siate pronti, semmai dovesse arrivare questa nomina, a fare i fuochi d’artificio». «Faremo i fuochi d’artificio, – ha replicato mostrando sicurezza e forse anche di sapere ciò che altri non sanno, il presidente della Regione Abruzzo – e giovedì mattina saremo con il sindaco Biondi e il sindaco di Rieti, Sinibaldi, che sostiene la candidatura de L’Aquila come Capitale della Cultura, proprio al Ministero perché dovrebbe essere il giorno in cui emetteranno la sentenza». Un pressing sulla commissione incardinata presso il Ministero della Cultura, dunque, quello che è arrivato dalla autorevole trasmissione condotta da Bruno Vespa. I commissari, tuttavia, decideranno in scienza e coscienza, senza farsi influenzare dalla classe politica o dai prestigiosi salotti giornalistici della Rai. E magari questa mattina scopriremo che la dolce Sophia Marinelli avrà avuto la meglio su Marsilio, Vespa e anche Giorgia Meloni. Intanto Saia, a capo di una nutrita delegazione, sarà a Roma, presso la sede del Ministero, per conoscere dal vivo la decisione dei giurati. «A un passo dal sogno. – commenta emozionato il primo cittadino – Sarò a Roma insieme al presidente Roberti e all’assessore regionale Micone per assistere alla cerimonia. Il tifo è tutto per la nostra Agnone, l’Atene del Sannio è pronta a rappresentare la storia e le tradizioni del territorio molisano con il progetto “Fuoco, dentro. Margine al centro”».