Stadio “Nicola Bomba – Elio Ciccorelli”: l’idea piace agli sportivi agnonesi e a quanti hanno avuto il piacere e l’onore di conoscere due giganti del calcio granata, veri signori sul campo e fuori. L’intitolazione dello stadio, situato nel rione Civitelle, potrebbe concretizzarsi nelle prossime settimane con la formalizzazione di una richiesta al sindaco Daniele Saia.
Il momento appare propizio, vista la recente fase di restyling che ha coinvolto spogliatoi e tribune, resa possibile grazie alla collaborazione tra il Comune e un gruppo di volontari.
Attualmente la struttura porta il nome del rione “Civitelle”, dove, agli inizi degli anni ‘60, fu realizzata per ospitare le gare interne delle società Polagno e Olympia Serafica, poi fuse sotto il nome della gloriosa Olympia Agnonese, attiva calcisticamente dal 1967. Proprio in quegli anni si affacciarono sul proscenio sportivo Nicola Bomba ed Elio Ciccorelli, i quali, nel ruolo di dirigenti, con professionalità e serietà, seppero coordinare sia la prima squadra sia il settore giovanile.
Un fenomeno sociale cresciuto a dismisura, che nel corso degli anni, oltre ai 14 campionati ininterrotti di Serie D, ha prodotto elementi di valore come Nicola D’Ottavio, Gloria Marinelli e Antonio Orlando, approdati in club di Serie A quali Verona, Inter e Atalanta.
Fu proprio Nicola Bomba a scoprire il bomber di razza D’Ottavio e ad affidarlo a uno dei settori giovanili più importanti dell’epoca, il Giulianova Calcio. Ma i ricordi e gli aneddoti che legano il tandem Bomba-Ciccorelli al mondo del calcio agnonese sono innumerevoli. Tra i più significativi spiccano la loro signorilità, la passione e i sacrifici quotidiani per portare il nome di Agnone alla ribalta dei confini regionali ed extraregionali.
Non meno importante era il rapporto con i calciatori, trattati come veri e propri figli. Con Nicola Bomba ed Elio Ciccorelli bastava una stretta di mano per sancire un accordo o stipulare un contratto. Erano altri tempi, quelli del calcio romantico, che non esiste più. Entrambi amavano e sapevano valorizzare i giovani, riuscendo al contempo a farsi rispettare nelle sedi competenti. Infatti, prima dell’autonomia regionale, a Napoli, quartier generale della Figc Campania, cui le società molisane erano affiliate, i signori del calcio agnonese erano conosciuti e stimati da tutti, dai commessi ai massimi vertici.
Costantino Pierdomenico, speaker radiofonico di Radio Agnone 1 e storica voce dei Grifoni, sottolinea come l’intitolazione dello stadio comunale a Nicola Bomba ed Elio Ciccorelli «sia un atto dovuto, necessario per non cancellare la memoria di due grandi personaggi del calcio nostrano. I loro valori sportivi e l’eleganza nel relazionarsi con tifosi e avversari vanno conservati e trasmessi alle giovani generazioni».
Sulla stessa lunghezza d’onda Mauro Marinelli, indimenticato capocannoniere, allenatore e attualmente dirigente della società presieduta da Mario Russo: «Per me erano come dei secondi padri, e penso che questo sia il pensiero di tanti calciatori che, tra gli anni ‘70 e ‘80, hanno indossato la maglia del Grifo. Nicola Bomba ed Elio Ciccorelli si sono spesi incondizionatamente per un progetto che all’epoca era pionieristico e che ha dato lustro, calcisticamente parlando, alla città di Agnone».
Ad unirsi al coro, Alessio D’Ottavio, uno dei leader del tifo organizzato, che, insieme ad Adriano Orlando ed Enzo Nero, si è già fatto promotore in passato di iniziative come coreografie e raccolta firme per l’intitolazione dell’impianto. «È impensabile che ancora oggi siamo qui a parlare di un progetto che avrebbe già dovuto vedere la luce, come promesso da amministratori del passato (giunta De Vita, ndr). Speriamo che questa sia la volta buona».
Anche Nicola Bucci, figura autentica del calcio locale, ha espresso il proprio parere: «Bomba e Ciccorelli, che consideravo fratelli maggiori, meritano questo riconoscimento per quanto hanno fatto e dimostrato. Non serve aggiungere altro».
Questi pensieri e parole potrebbero presto tradursi in un documento ufficiale, redatto dalla società del presidente Mario Russo, da sottoporre al consiglio comunale di Palazzo San Francesco.
Nicola Bomba si spense nel luglio del 1993, mentre Elio Ciccorelli ci lasciò nel novembre del 2016. A distanza di anni, è davvero giunto il momento di rendere omaggio a due autentici signori del calcio.

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