Si svolgerà questa mattina il sopralluogo nelle sale operatorie dell’ospedale ‘San Francesco Caracciolo’ di Agnone, passaggio fondamentale per verificare la fattibilità della riattivazione delle strutture, che ospiteranno interventi chirurgici in day surgery. Questo intervento è molto atteso dalla popolazione locale e potrebbe finalmente dare nuova linfa a un presidio sanitario che da anni serve una zona particolarmente disagiata.
Ad Agnone, quindi, sono arrivati i tecnici dell’Asrem, che insieme al sindaco Daniele Saia e al vicepresidente della giunta regionale, Andrea Di Lucente, valuteranno la situazione per capire se le strutture possono essere riadattate per ospitare interventi chirurgici programmati e di piccola entità. Uno degli aspetti cruciali che verrà esaminato è la creazione del percorso “sporco-pulito”, un elemento fondamentale secondo le normative nazionali, che al momento manca al ‘Caracciolo’. Negli ultimi anni, le sale operatorie hanno ricevuto lavori di ristrutturazione, con un investimento di circa 300mila euro grazie a fondi regionali.
Nonostante ciò, le strutture sono rimaste inutilizzate per diversi anni, creando disagi e aumentato le difficoltà per la popolazione locale, costretta a far fronte a lunghe liste d’attesa negli ospedali di altre zone.
In passato ad occuparsi della vicenda il consigliere regionale del M5S, Andrea Greco che a più riprese con interrogazioni e mozioni, ha spronato l’Asrem e i colleghi a dare risposte concrete all’utenza a cavallo tra Molise e Abruzzo. Oggi, l’obiettivo dichiarato dalle autorità è sanare definitivamente questa situazione e restituire alla comunità un servizio essenziale.
A supporto della riattivazione delle sale operatorie, arriva anche il ritorno dell’ex primario di Anestesia, Franco Paolantonio, che ha risposto all’appello dell’Azienda sanitaria regionale.
La sua esperienza, affiancata da uno specializzando, garantirà non solo il funzionamento degli interventi chirurgici, ma anche il corretto utilizzo della moderna Tac con mezzo di contrasto e degli esami endoscopici. La riattivazione delle sale operatorie al Caracciolo non è solo una risposta concreta alla necessità di ridurre le liste d’attesa, ma rappresenta anche un passo importante per ridare centralità e valore a un presidio che è da sempre un punto di riferimento fondamentale per il territorio.