Poco prima della vigilia dell’incontro diretto che il presidente della Regione Molise avrà con i cittadini agnonesi e alto molisani (oggi pomeriggio alle 18.00) negli spazi del Teatro italo argentino in tema di sanità, Paolo Frattura ha reso pubblici alcuni chiarimenti circa la riorganizzazione sanitaria che avrebbe in mente. Durante l’appuntamento di venerdì a Termoli ha sottolineato l’intenzione di proporre un accordo tra il Molise e il vicino Abruzzo per creare una rete, che in termini di salute sia di vantaggio alle popolazioni alto molisane. Un accordo di confine di cui ad Agnone si discute da anni e che spesso è stato proposto ai vertici regionali e a coloro che hanno gestito le faccende sanitarie. “Se con il vicino Abruzzo definiamo un patto di confine che mette in condizione di creare una rete tra Castel di Sangro e Agnone – ha detto il presidente – serenamente affrontiamo la questione dell’ospedale di Agnone. E’ importante confrontarci”. Ed è proprio un confronto quello che ci sarà oggi pomeriggio nella cittadina. Un’occasione per mettere in chiaro come stanno le cose. Per chiedere e prendere impegni. D’altronde, Frattura ha già chiarito di non essere d’accordo con il piano sanitario di Basso e di averlo dunque ritirato dal sito istituzionale della Regione, perché non considerato valido. Ha poi sottolineato, in altre occasioni, di voler tenere un occhio di riguardo per il Caracciolo, per la sua posizione geografica particolare rispetto agli altri due piccoli ospedali. Ma sarà oggi il momento del dibattito. E nella cittadina comitati, amministratori, cittadini interessati alla causa sanitaria sono già pronti. Senza dubbio, ascoltati i primi commenti, l’idea dell’accordo di confine non dispiace affatto.

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