Vecchie e nuove tasse. Presto i cittadini dovranno fare i conti con la “nuova” Iuc, l’imposta unica comunale che racchiude l’Imu, la Tari, cioè la tassa sui rifiuti e la Tasi, ovvero l’imposta sui servizi comunali indivisibili. Il sindaco di Agnone Michele Carosella ha convocato per mercoledì 21 maggio una seduta straordinaria del consiglio comunale che verterà proprio sull’approvazione del regolamento per l’applicazione della Tasi, sulla determinazione delle aliquote relative a tale imposta per l’anno in corso, e la determinazione delle rate dell’Imu sulla seconda casa. Si cercherà di capire, dunque, se i cittadini di Agnone avranno per quest’anno un aumento delle tasse o pagheranno come lo scorso anno. Le difficoltà di bilancio ci sono e derivano sia dai tagli di trasferimenti erariali da parte dello Stato, ma anche da problematiche interne. Dal 2011 (quando il municipio agnonese otteneva circa un milione e 300mila euro) si è arrivati ad introiti statali di soli 400mila euro l’anno. E poi c’è l’affilata mannaia dei contenziosi, talvolta intrapresi da decenni, ma sui quali l’ente deve spendere somme spesso pesanti. Inoltre c’è caos per i soldi relativi al taglio dei boschi. Si tratta di circa 200mila euro che negli scorsi anni sono stati messi in bilancio nella voce delle entrate. Introiti che però non si sono concretizzati perché il bosco, nella gestione della Comunità montana Alto Molise in fase di liquidazione, non è stato venduto. Si sarebbe creato così una sorta di “buco”, che secondo quanto afferma la maggioranza comunale è stato necessario coprire con altre somme risparmiate altrove. Perché la legna ad Agnone non è stata venduta? Il passaggio di gestione dalla Comunità montana al Comune servirà a risolvere la situazione?