Fotografato, in questi giorni di tormenta, un lupo nei pressi di Vastogirardi. Si tratta solo di uno degli esemplari che vagano tra i boschi dell’Alto Molise e che negli ultimi tempi sono stati visti in particolari occasioni da diverse persone. A fine anno i lupi sono stati avvistati a Belmonte del Sannio, in località Zarlenga di Agnone e in contrada Rigaini, purtroppo a novembre il Corpo Forestale dello Stato della cittadina alto molisana ne ha rinvenuto uno morto in località Marelle. Una carcassa di animale con evidenti segni di arma da fuoco. Se l’immaginario fiabesco e le credenze popolari descrivono il lupo come un animale pericoloso, in realtà queste bestiole a quattro zampe non aggrediscono le persone, ma si muovono solo per legittima difesa. Il lupo è un animale protetto e chi provoca intenzionalmente la sua morte rischia, secondo la legge, da 4 mesi a 2 anni di reclusione. “Il lupo non è più aggressivo di quanto non lo fosse sempre stato – spiegava Luciano Sammarone, comandante provinciale del Corpo Forestale in occasione del ritrovamento della carcassa ad Agnone – aumenta la sensazione del conflitto, perché il bestiame domestico è meno controllato rispetto ad anni fa, quando l’allevatore faceva solo l’allevatore di lavoro. Se il bestiame viene lasciato solo al pascolo è normale che i lupi, per fame, possano avvicinarsi. Insomma, è normale che il lupo faccia il lupo, non è più cattivo del solito”. Inoltre, i lupi si nutrono per la maggior parte di cinghiali. Dunque, niente paura.