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Il trambusto degli ultimi giorni sulla chiusura delle sale operatorie dell’ospedale San Francesco Caracciolo di Agnone ha richiamato l’attenzione dell’amministrazione comunale agnonese. I timori messi in evidenza dai sanitari della struttura sanitaria, che dopo 15 giorni dalla chiusura degli ambienti per svolgere le operazioni chirurgiche – e poi di recente anche dell’unica sala rimasta attiva per gli interventi in anestesia locale – hanno sollecitato provvedimenti per il ripristino delle sale, hanno mobilitato l’ente di via Verdi e l’Asrem, alla ricerca di una soluzione. Se rassicurazioni sono arrivate nella cittadina alto molisana sulla possibilità di svolgere i lavori, sono rimasti aperti interrogativi circa la loro entità e soprattutto sulla tempistica necessaria per portarli a termine. Nello specifico, il personale teme che tempi troppo lunghi possano influire negativamente sul bisogno di cure dei pazienti, sull’afflusso di utenza in ospedale e sulle attività sanitarie. Mesi con le sale operatorie chiuse potrebbero significare una consistente perdita di pazienti, e poi chi assicura che non avvengano cambiamenti più sostanziali a livelli più alti in un contesto, quello della sanità, dove da anni si è in piano di rientro e dove nel tempo i servizi sono stati decurtati senza troppi preavvisi?

In un primo momento gli amministratori si sono sentiti rassicurati sul destino della chirurgia ad Agnone. Proprio mercoledì il sindaco Michele Carosella ha ricevuto una telefonata del direttore sanitario dell’Asrem Giuseppina Arcaro, la quale ha ribadito che i lavori si faranno e che la chirurgia non sparirà. Poi, ieri mattina Carosella e il suo vice hanno pensato di fare un sopralluogo in ospedale. A presentarsi nel presidio ospedaliero, per incontrare il primo cittadino, anche il responsabile dell’unità tecnico-manutentiva regionale ingegner Spallone, il quale ha promesso che entro 10 giorni invierà ad Agnone due progetti su altrettante ipotesi di ripristino delle sale operatorie.

Le indiscrezioni emerse tra le stanze del Caracciolo nei giorni scorsi sembrano trovare conferma in ciò che ci riferisce il sindaco, ovvero che nelle intenzioni dell’azienda sanitaria ci sia l’idea di ristrutturare in modo complessivo le sale operatorie, svolgere lavori importanti, che comporterebbero però tempi lunghi e spese più onerose. “Ci siamo resi conto – ha detto il sindaco Carosella – che i lavori riguardano soprattutto l’impianto di condizionamento che non funziona. Per questo abbiamo chiesto all’Asrem e all’ingegner Spallone di attuare azioni di ripristino in tempi brevi, perché se si interrompe l’attività chirurgica per troppo tempo si creano disagi. E per questo motivo ho scritto al commissario ad acta alla sanità e presidente della Regione Paolo Frattura una richiesta per un incontro urgente”. I due progetti sulle sale operatorie agnonesi che l’unità tecnico-manutentiva dell’azienda sanitaria stilerà saranno relativi a due ipotesi: una più veloce, una più impegnativa. Oltre all’impianto di condizionamento ci sono piccoli problemi nella pavimentazione e alle pareti. Ma adesso l’obiettivo ad Agnone è quello di accelerare sui lavori nel modo più breve possibile. “Si rende necessario – ha precisato ancora il primo cittadino – l’incontro con Frattura, perché bisogna fare in modo che almeno una delle due sale venga rimessa a posto subito”. Per l’impianto di condizionamento da sistemare si stima una cifra intorno ai 50mila euro. Intanto ieri è arrivato un provvedimento dall’Asrem che sancisce lo spostamento dell’equipe chirurgica al pronto soccorso.

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