Il sindaco Candido Paglione non ci sta ad essere gettato nel mucchio dei sindaci che guardano inerti allo smantellamento del Caracciolo. Il riferimento, sia pure implicito, è al corsivo pubblicato appena qualche giorno fa da Primo Piano Molise, sulla pagina di Agnone, in cui veniva stigmatizzato il silenzio degli amministratori dell’alto Molise di fronte all’evidente smantellamento dell’ospedale Caracciolo, un tempo fiore all’occhiello della sanità molisana e oggi ridotto a poco più di un poliambulatorio. Paglione si tira fuori dalla mischia e annuncia che alla prossima conferenza dei sindaci chiederà la ‘testa’ di Florenzano.
Ecco cosa scrive il sindaco di Capracotta a tal proposito.
«Questa volta mi sembra un po’ esagerato. Ho letto su un noto organo di informazione alto molisano una specie di editoriale in cui, nel condannare – giustamente – lo stato di abbandono dell’ospedale “Caracciolo” di Agnone si tira in ballo il presunto silenzio dei sindaci alto molisani, “ammaliati dal sovrano”.
A chi si riferisce? Non dovrei nemmeno rispondere, non mi sento tirato in ballo e i fatti parlano da soli. Le persone lo sanno, ma a scanso di equivoci, proprio per non essere gettato nel mucchio in maniera ingenerosa e un po’ disattenta, lo ripeto a chiare lettere e per l’ennesima volta: questo direttore generale è inadeguato, per usare un eufemismo. Si è più volte, negli anni, mostrato insensibile, probabilmente perché deve portare a termine un preciso mandato, quello di smantellare ciò che resta dei servizi sanitari pubblici. E dunque ad essere inadeguata è anche tutta la governance regionale della sanità.
A questo punto serve a poco continuare a fare l’elenco dei servizi che quotidianamente vengono scippati all’Alto Molise, per questo non credo che esistano alternative alla sostituzione dell’attuale direttore generale. Chiederò, quindi, ufficialmente di mettere all’ordine del giorno della prossima Conferenza regionale dei sindaci la proposta di revoca dello stesso, così come previsto dall’art. 4 comma 2 del Regolamento Regionale 20 aprile 2010, n. 2 che detta disposizioni per il funzionamento della Conferenza.
Più chiaro di così!»