Da lunedì pomeriggio il laboratorio Analisi del “Caracciolo”, più precisamente il punto prelievi attivo all’interno dell’ospedale, ha smesso di funzionare. Prelievi e analisi solo al mattino, perché così ha deciso l’Asrem. Forse medici e altro personale servono altrove, non sarebbe una novità, e il povero “Caracciolo” è una sorta di riserva di dipendenti dalla quale attingere all’occorrenza. Nulla di nuovo sotto il sole. Peccato che il commissario-governatore Toma, non più di qualche settimana fa, era stato ricevuto con tutti gli onori del caso dal Consiglio comunale di Agnone e aveva raccontato la barzelletta ormai stantia del rilancio e del potenziamento del “Caracciolo” che, perdindirindina, è un presidio ospedaliero di area particolarmente disagiata. Perché in effetti questo si legge sui documenti, quegli stessi che sono passati per la Regione Molise e addirittura nei dorati uffici del Ministero della Sanità. Possono scrivere ciò che vogliono, ma la realtà oggettiva del “Caracciolo” è lontana anni luce da quelle vuote parole senza senso vergate da strapagati funzionari pubblici e politici vari. L’ospedale dell’Alto Molise, di fatto, non esiste più, ma già da anni. Resta un reparto di Medicina che è nei fatti una lungodegenza, troppo spesso un parcheggio per malati ormai alla fine del loro percorso su questa terra. Il Laboratorio Analisi è stato declassato di rango, trasformato in un punto prelievi, come in un banale distretto sanitario, e addirittura ora anche a mezzo servizio, solo diurno, come si trattasse di una pubblica latrina. Il Pronto soccorso è messo in condizioni di non poter funzionare, perché mancano quelle specialità e professionalità di corredo ad un tale reparto. E il servizio di emergenza-urgenza, l’ambulanza, è ormai solo una sorta di taxi che preleva gli sventurati pazienti in stato di bisogno per trasportarli appunto presso gli ospedali veri, quello di Isernia o di Campobasso. E resta il dubbio sul dimezzamento dell’orario di presenza del medico a bordo dell’ambulanza. L’assessore alla sanità del Comune di Agnone, Giovanni Di Nucci, dichiara, in un comunicato stampa, che il direttore generale dell’Asrem avrebbe smentito questa ipotesi. Il medico a bordo non si tocca e il servizio resta H24, come è oggi. Peccato che questa presunta smentita sia arrivata solo per le vie brevi, il dg dell’Asrem lo avrebbe assicurato, solo verbalmente, al telefono presumibilmente, al medico in pensione Di Nucci. Non abbiamo motivo di ritenere che non sia vero, ma di scritto, nero su bianco, nei documenti ufficiali, quelli con timbro, firma e numero di protocollo, ad oggi non c’è nulla. La turnazione dei medici del 118 è scaduta lunedì, gli ultimi turni, sono stati coperti con provvedimenti ad horas, grazie alla consueta disponibilità dei professionisti, ma si attende un cenno ufficiale dall’Asrem. Proprio lunedì inoltre, stando alle indiscrezioni trapelate, sarebbe stato convocato un incontro tra i responsabili dell’emergenza urgenza e quelli Asrem finalizzato a trovare la necessaria copertura dei turni almeno per il mese corrente e quello di luglio. E a fronte di questa situazione precaria e per certi versi drammatica, arriva dal web la proposta di inscenare una protesta eclatante: riconsegnare le schede elettorali, in massa, tutto l’Alto Molise. Una protesta dei cittadini, della base, visto che i sindaci, i rappresentanti del popolo, pare non abbiano voglia di alzare la voce contro chi demolisce il diritto alle cure e alla salute di un intero territorio.