«Per il viadotto Sente siamo vicini alla soluzione». Lo dichiara alla nostra redazione, evidentemente a ragion veduta, l’onorevole Luciano D’Alfonso, che ha seguito, leggendo proprio su questa testata, le polemiche seguite alla provocatoria richiesta di alcuni imprenditori di zona di far passare il Giro d’Italia sul viadotto e sulle strade dell’alto Molise come una chance per la riapertura dell’importante arteria di collegamento viario. Il parlamentare del Pd, che è stato anche governatore d’Abruzzo, è anche dipendente dell’Anas, sia pure in aspettativa per intuibili motivi legati all’attuale attività di legislatore, e proprio nel compartimento del Molise ha prestato la sua opera negli anni scorsi. E a dimostrazione che non si tratta di voci da bar, ma di qualcosa di più concreto e ufficiale, l’onorevole si sbilancia addirittura nel fornire una tempistica, una sorta di cronoprogramma.
«La prossima settimana – spiega infatti sempre alla nostra redazione – partirà la nota tecnica da parte di Anas che accompagna il progetto appaltabile di rigenerazione funzionale dell’intera struttura di supporto del viadotto Sente, per 10 milioni di euro». Nel recente passato, nel corso di un incontro in Provincia ad Isernia, il consulente di Anas ed esperto di viadotti, l’ingegnere Giorgio Guiducci, ipotizzò la necessità di impiegare una risorsa economica ben più elevata dei 10 milioni di euro citati da D’Alfonso. Si parlò, in quell’occasione, di almeno 40 milioni di euro per mettere in sicurezza non solo l’ormai famigerata terza pila, quella che ha subito una roto-traslazione, bensì l’intera struttura, da un capo all’altro della sua imponente lunghezza. D’Alfonso va anche oltre, aggiungendo dettagli e informazioni circostanziate che evidentemente non possono essere solo frutto della sua pur fertile immaginazione: «Lo strumento contrattuale per la scelta del contraente è il velocissimo “accordo quadro”, che permette di eseguire i lavori declinando un contratto già in corso, al quale si dà solo ulteriore copertura». Insomma, stando alle dichiarazioni di un parlamentare della Repubblica, ci sarebbero già progetti, soldi e contratto. Stando così le cose, e non abbiamo motivo di ritenere il contrario, davvero i cantieri potrebbero aprire nel breve o addirittura brevissimo periodo. «A giorni – chiude la telefonata da Roma l’onorevole D’Alfonso – vi darò ulteriori informazioni puntuali. La Provincia di Isernia è l’istituzione territoriale con la quale Anas sta procedendo».

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