«Ciao sindaco, il tuo Comune è raggiungibile davvero comodamente». Si è presentato così il Ministro Salvini, sfoggiando tutta la sua simpatia e ironia, ieri pomeriggio all’imbocco del viadotto Sente, lato molisano. E una delle prime mani che ha stretto è stata proprio quella del sindaco Errico Borrelli, che ha aspettato, da padrone di casa, il «signor ministro» con tanto di fascia tricolore. Si temevano contestazioni all’arrivo dell’esponente del governo centrale, e il vasto spiegamento di forze dell’ordine coordinato dal dottore Marcovecchio della Questura di Isernia lo ha lasciato intendere, invece, nonostante la pioggia battente, due ali di pubblico, sindaci e semplici cittadini, hanno accolto con un applauso «il Capitano». Oltre a Borrelli c’era la sindaca di Castiglione Messer Marino, Silvana Di Palma, cioè dell’altro Comune, nel Chietino, che risente maggiormente della perdurante chiusura del viadotto, insieme al vicesindaco Felice Marco Nozzi; i primi cittadini di Pietrabbondante, Poggio Sannita, ovviamente il sindaco Daniele Saia, accompagnato dall’ingegnere Franco Marcovecchio, il sindaco di Trivento, Pasquale Coralle, alcuni sindaci abruzzesi, il consigliere Carlo Moro in veste di rappresentante della Provincia di Chieti, e il presidente della Provincia di Isernia, Alfredo Ricci. A chiudere il palco delle autorità, o meglio ad aprirlo per importanza, il prefetto di Isernia. Poi lo stato maggiore della Lega, a partire dal consigliere giuridico del ministro, l’avvocato Marone e tanti cittadini. Una nota di colore: da Castiglione una folta delegazione ha raggiunto il luogo dell’appuntamento attraversando a piedi il ponte chiuso al traffico, sotto la pioggia. Presenti anche alcuni comitati, come l’Articolo 32 di Castiglione e il gruppo guidato da Giorgio Iacapraro. Prima di dare la parola al ministro Salvini, l’ingegnere Marasco, capo compartimento dell’Anas Abruzzo e Molise, ha illustrato gli aspetti tecnici dell’intervento che, salvo intoppi, prenderà il via già nei prossimi mesi. «Il progetto esecutivo che abbiamo presentato in Provincia necessita di una copertura finanziaria di almeno tredici milioni di euro, per la prima fase di interventi – ha spiegato l’alto dirigente dell’Anas – Questo ci consentirà, nell’arco temporale di una decina di mesi, di riaprire al traffico, in assoluta sicurezza l’importante arteria di collegamento tra Abruzzo e Molise. La seconda fase, che prevede migliorie tecniche, la si potrà realizzare, con un’altra dotazione economica che dovrà arrivare dal Ministero, anche in corso d’opera. A quel punto la riapertura potrà essere senza limitazioni. La priorità è riaprire al traffico il viadotto che al di là dell’effettivo utilizzo in termini di volume di traffico è un’eccezionale opera di ingegneria che va salvaguardata per il futuro». Dettagli tecnici a parte, la cosa certa, confermata dal numero uno dell’Anas, è che il ponte riaprirà. Lo ha assicurato lo stesso ministro Salvini: «Questo progetto esecutivo non è un punto di arrivo, ma un punto di partenza, anzi, di ripartenza. Senza fare miracoli, perché non ne siamo capaci, stiamo mettendo mano ad oltre cento opere, su tutto il territorio nazionale, che erano state dimenticate dai precedenti governi. Il ponte Sente riaprirà, per ridare connessione tra due regioni, per riconnettere economicamente e socialmente, anche culturalmente l’Abruzzo e il Molise» ha aggiunto tra gli applausi Salvini. «Bravo ministro!» l’interruzione dal pubblico presente. E il vice premier di rimando: «Non sono bravo, faccio solo il mio lavoro, perché sono il ministro delle Infrastrutture. Mi pagate lo stipendio anche per riaprire questa opera dell’ingegneria che ha la mia stessa età, sono del ‘73, ma vi assicuro che sta meglio il viadotto Sente, ha sicuramente meno acciacchi di me. Scherzi a parte, il problema è che si è lasciato chiuso questo ponte per cinque lunghi anni, con tutti i danni al tessuto economico di due entità territoriali e sociali contigue. Avete la fortuna di vivere in un territorio stupendo, ma non è possibile che ci voglia mezza giornata per arrivarci. Ogni euro speso qui in Molise e in Abruzzo vale doppio, per quel che mi riguarda, e per questo vi posso assicurare che ci vedremo qui tra un anno, spero anche prima, per riaprirlo al traffico. Diamo una data: l’estate del 2024 – si è sbilanciato in un pronostico il ministro – Ormai posso dire di aver fatto un master sui ponti, visto che me ne sto occupando in tutta Italia. Due ponti gemelli e bellissimi, quello sullo stretto di Messina e questo sul Sente, che in realtà si chiama “Longo”, intitolato alla memoria di chi ha perso la vita nella sua realizzazione. Insieme alla figlia di quell’operaio, che è qui presente con me, vi do appuntamento a tra un anno per la sua riapertura. Potete contare su di me, come Molise e alto Molise, e sulla struttura del mio Ministero». Parola di Matteo Salvini.
A margine dell’intervento, rispondendo alle domande dei cronisti, il vicepremier ha parlato anche di sanità, ribadendo che ci sono margini di miglioramento rispetto alla situazione attuale.
Per quanto riguarda il sistema ferroviario ha garantito invece interventi miliardari che riguarderanno tutte le regioni.
Sui cinque anni di legislatura che volgono al termine, stoccata a Toma: il voto dato a noi nel 2018 è stato utilizzato male da altri, interlocuzione con il governatore uscente non è stata al top.

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