«L’abbiamo trovata quest’oggi (sabato per chi legge, ndr) durante il consueto Pic-nic Letterario. Sì, è cacca. Ma è di orso. Il che conferma che, dopo i recenti avvistamenti, sul territorio di Capracotta il plantigrado è tornato in pianta stabile. Amo gli animali, ancor più quelli selvatici, quindi fate piano con le automobili e speriamo di far presto la conoscenza di questo simpatico mammifero. La notizia è stata presto comunicata alla dottoressa Gabriella Paglione, che fa parte della Rete di Monitoraggio dell’Orso bruno marsicano».
È quanto comunica sui social, con tanto di foto esplicative piuttosto chiare, l’associazione culturale “Letteratura Capracottese” di Francesco Mendozzi.
Il ritrovamento è dunque di escrementi di orso, rinvenuti in una località che per ovvi motivi di precauzione e sicurezza per lo stesso animale, non sono stati resi noti pubblicamente.
La presenza di escrementi conferma che l’orso marsicano si aggira nei boschi di Capracotta e dell’Alto Molise più in generale. Tempo fa una fototrappola installata dal fotografo naturalista e giornalista pubblicista Dario Rapino immortalò non uno, ma addirittura due orsi in una zona non meglio precisata, comunque all’interno del bosco di Montecastelbarone, agro di Agnone. Due orsi, di dimensioni sensibilmente diversi, che vennero classificati come una coppia, che magari ha scelto di mettere su famiglia proprio in Alto Molise. A quei primi avvistamenti documentati ne seguirono altri, nei pressi dell’abitato di Capracotta, anche se meno dettagliati.
Ora, stando almeno al materiale organico fotografato dai soci dell’associazione culturale di Capracotta, la conferma, l’ennesima, che almeno un esemplare di orso si aggira in zona. Una notizia appresa con una certa soddisfazione dai più, perché la presenza di un orso porta non solo visibilità, ma è anche indice della qualità ambientale dell’intera zona.
(foto Letteratura Capracottese)