Due occhi su Capracotta, installate le nuove web cam

L’aveva preannunciato il sindaco Paglione qualche giorno fa quando, in un post su facebook parlava dell’intenzione di riorganizzare e rimettere a nuovo il sistema web cam di Capracotta, uno dei primissimi centri in cui, quindici anni fa, furono istallate le prime finestre virtuali. Ecco dunque che si vedono i primi risultati, come annuncia ufficialmente lo staff di Neve Appennino, un’associazione culturale, turistica e sportiva cui è abbinata una pagina web di informazioni turistiche sulle località montane e che fornisce servizi di vario genere, a partire dall’omonima rivista, fino alle previsioni meteo, passando per news, gallerie fotografiche e appunto il servizio web cam su diverse località montane disseminate lungo la catena degli Appennini.
Due nuove web cam sono quindi state installate, lo scorso 18 gennaio, a Capracotta. A finanziare i lavori sono stati proprio i soci fondatori di Neve Appennino, ad occuparsi fattivamente della sistemazione dei due dispositivi Andrea Sanfilippo, Luca Lucentini e Gabriele Serafini. Due nuove finestre virtuali, dunque, che offrono ai visitatori altrettante nuove visuali sul paese alto molisano, con scorci del tutto nuovi: la prima è stata sistemata nel quartiere San Giovanni e punta verso il centro storico, offrendo una splendida visuale della maestosa Chiesa Madre e di Monte Capraro. L’altra, anch’essa situata nel quartiere San Giovanni, è orientata verso al Valle del Sangro, includendo i comprensorio sciistico di Roccaraso ed il massiccio della Majella. A rendere possibile l’installazione delle due web cam la famiglia Sanfilippo. Un servizio particolarmente utile, che permette a turisti ed appassionati di essere sempre informati sulle condizioni meteo delle varie località, oltre a rappresentate un ulteriore punto di contatto per gli emigrati capracottesi che, grazie alle web cam, hanno la possibilità di tornare nel proprio paese, almeno virtualmente, vedendo in diretta strade, piazze e case che rappresentano le proprie radici e vivendo, almeno per qualche attimo la quotidianità della loro Capracotta.

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