Si è tenuto nella mattinata di ieri un sopralluogo sulla struttura destinata ad ospitare i migranti, stabile che nei mesi scorsi è stato oggetto di atti vandalici. Il sopralluogo di ieri è stato preceduto da una prima ispezione risalente allo scorso mese di aprile, un controllo previsto dalla prassi prefettizia, atto a verificare l’idoneità della struttura all’accoglienza dei migranti. In seguito a questa prima ispezione sono stati richiesti dei lavori dallo stesso Ufficio territoriale di Governo; interventi che sono stati conclusi recentemente. Dall’incontro di ieri mattina, al quale ha preso parte anche il primo cittadino Manolo Sacco, è emerso che l’immobile – già dichiarato agibile dal comune nel 2014 – è idoneo ad accogliere fino a 15 migranti richiedenti protezione internazionale.
Quello che sembrava un controllo di routine però si è presto trasformato in qualcosa di più grave, con uno spiacevole episodio che si è verificato al termine dell’incontro avvenuto alla presenza dei rappresentanti della prefettura e delle forze dell’ordine per discutere della questione migranti.
Al termine della riunione, svoltasi in un clima cordiale e di collaborazione, c’è stato un acceso scambio di vedute tra il sindaco del paese e i titolari della cooperativa che ospiterà i migranti. Il sindaco Sacco, sentitosi offeso dalle frasi riferite da uno dei componenti della cooperativa, ha deciso di presentare formale querela presso i Carabinieri di Pescolanciano per segnalare l’increscioso accaduto.
«In questo modo – ha commentato – si inaspriscono i toni senza alcun motivo, visto che nel corso dell’incontro c’era stata massima collaborazione da parte di tutti e si era giunti ad un’intesa sugli interventi da effettuare all’immobile che ospiterà i migranti.
Invece sono stato sbeffeggiato. E con me tutto il paese. Un episodio simile non doveva accadere – ha spiegato ancora il sindaco Sacco -. Dopo i trascorsi delle ultime settimane a Pescolanciano, il lavoro che stiamo portando avanti è tutto rivolto a creare un clima di tranquillità. Un impegno che è stato vanificato da affermazioni come quelle proferite al termine dell’incontro dai rappresentati della cooperativa».
Dal canto loro i rappresentanti della cooperativa dichiarano che non c’è stato battibecco: «Tutto è accaduto alla presenza del Prefetto e delle forze militari; il maggiore dei Carabinieri è stato l’ultimo a lasciare la struttura ed ha avuto modo di assistere a tutto. Le uniche parole che abbiamo rivolto al sindaco sono state un invito a mantenere i toni bassi, quello che vogliamo è serenità e pace, cose che non vediamo da parte dell’amministrazione visto che lo stesso sindaco si è detto pronto ad alzare barricate».