I sindaci di zona, di Agnone e Castiglione Messer Marino in particolare, hanno inspiegabilmente e platealmente disertato la manifestazione al capezzale del ponte Sente, mentre il consigliere regionale abruzzese Silvio Paolucci ha avvertito l’obbligo morale di essere presente.
Impegnato in altre questioni in ragione del suo ruolo istituzionale, l’esponente del Pd, già assessore regionale alla Sanità, ha raggiunto il lato molisano del ponte Sente proprio quando la partecipata manifestazione di popolo era terminata, tuttavia, ha rilasciato alcune dichiarazioni alla stampa in merito all’impegno di attivare canali politici e tecnici per l’immediato passaggio alla gestione Anas della ex statale Istonia e del viadotto sul Sente.
Subito dopo il consigliere Palucci si è fermato, per un caffè, presso l’ospedale di Agnone.
«La sensazione che ho avuto entrando in questa struttura è stata di svuotamento – ha ammesso l’esponente politico del Pd che si è speso, da assessore alla Sanità, per trovare e scrivere un accordo di confine con l’allora governatore Paolo di Laura Frattura proprio per salvare il ‘Caracciolo’ -. Solitamente entrando in un ospedale si incontrano medici, pazienti, infermieri, gente che va e che viene. Qui non abbiamo visto nessuno, se non il ragazzo del bar. Non capisco perché questa struttura sanitaria così importante per il territorio sia stata abbandonata dalla classe politica. Io, da assessore, avevo anche deliberato l’accordo di confine, che prevedeva l’impiego di personale medico dall’Abruzzo in questa struttura sanitaria di confine che serve, appunto, l’Alto Vastese ma anche l’Alto Sangro. La bozza dell’accordo era pronta, nero su bianco, già deliberata in Abruzzo. Qualcosa è andato storto, ma, sia chiaro, qui in Molise. Non so perché l’allora presidente Frattura non abbia più spinto in quella direzione, anche se poi, c’è da dire, che subito dopo è cambiato il governo regionale perché il Molise è andato al voto. Oggi non so se le attuali maggioranze in Regione, sia in Abruzzo sia in Molise, vogliano riprendere quella bozza di accordo di confine, o magari scrivere un altro accordo. Non so proprio se c’è la volontà politica di fare questo accordo che potrebbe ridare dignità ad una struttura sanitaria di montagna a di area disagiata così importante, strategica vorrei dire. Certo è che la nuova assessora alla Sanità, Nicoletta Verì, non ha mai parlato di Alto Molise in Consiglio regionale. Qui in Molise poi siete commissariati e questo certamente non aiuta prendere decisioni politiche».