Un ponte crollato davvero, l’altro chiuso per un presunto e non meglio certificato «rischio crollo». Stesso Governo, stessa immediata reazione con relativo stanziamento di fondi, sia pure con somme diversa in relazione all’entità del danno e dell’urgenza. Il ponte Morandi di Genova è un cantiere aperto, «a breve sarà ultimato»; un migliaio di chilometri più a Sud, nel Molise che non esiste, il ponte interdetto al traffico con la firma di un politico resta chiuso da più di un anno. I soldi ci sono, girati da Roma nelle casse sgangherate della Provincia di Isernia, almeno la prima tranche di 400mila euro, ma i lavori di messa in sicurezza sull’ormai famigerata terza pila non partono. «E allora dove sta l’inefficienza? Chi sono i dilettanti?». È la domanda retorica che ha posto il consigliere regionale del Movimento 5 stelle del Molise, Andrea Greco, che ha preso parte ad un incontro pubblico a Castiglione Messer Marino, al di là di quel ponte chiuso, insieme alla parlamentare Carmela Grippa.
«Abbiamo incontrato i cittadini di Castiglione Messer Marino, imprenditori, operai, pensionati, preoccupati per le sorti del viadotto Sente-Longo, ormai chiuso da oltre un anno – spiega Andrea Greco -. Abbiamo fatto nostre le loro preoccupazioni e riferito dell’impegno costante da parte del Movimento 5 stelle, che dopo l’ottenimento dei 2 milioni di euro, una sorta di miracolo, ha incassato un altro importante risultato: il benestare di Anas, ad un tavolo ministeriale, a gestire l’infrastruttura, quella che la Provincia di Isernia, per sua stessa ammissione, ha dichiarato di non essere in grado di gestire per via della mancanza di fondi e competenze tecniche. Ora addirittura il presidente Alfredo Ricci ci dà dei dilettanti, senza però rispondere alle nostre domande». Il consigliere Greco ha infatti posto l’attenzione su una vicenda in particolare. «Proprio per favorire il passaggio ad Anas, abbiamo promosso un incontro al ministero delle Infrastrutture ed eravamo seduti al tavolo con il viceministro Giancarlo Cancelleri e i vertici di Anas insieme alla Regione Molise nella persona di Vincenzo Niro e il presidente della Provincia Ricci. In quella sede si stabilì che si doveva immediatamente sottoscrivere la convenzione con Anas per l’esecuzione dei lavori e portare avanti la statalizzazione dell’intera arteria. Ora è necessario chiarire per quale motivo dopo l’incontro al ministero del 14 novembre 2019 la Provincia ha dichiarato che era disponibile a sottoscrivere la convenzione, ma poi il 27 novembre ha affidato i lavori per una campagna integrativa di indagini geologiche da 56mila euro».
Domanda che al momento resta senza una risposta ufficiale da parte della Provincia pentra. Insomma, la Provincia dice una cosa davanti al viceministro e ai vertici Anas, ma ne fa poi un’altra, questo secondo il racconto di Greco. «Noi in otto giorni abbiamo trovato due milioni di euro per il ponte da mettere in sicurezza; il presidente Ricci in due mesi non ha trovato il tempo di firmare una convenzione che assegnerebbe la gestione del viadotto e degli interventi all’Anas. Un’operazione, quella della firma della convenzione, che necessita di 8 minuti, o meglio di 8 secondi per essere sbrigata» ha ironizzato Greco. Insomma, una situazione di stallo, con la Provincia di Isernia che ha di fatto bloccato un iter partito dal Ministero e che coinvolge anche un colosso come l’Anas. Come uscire da questo stallo istituzionale? Greco non ha una ricetta pronta, ma si dice disponibile a tutto: «Confermo la mia intenzione di procedere anche con azioni eclatanti pur di smuovere le acque. Se devo incatenarmi sul ponte Sente sono pronto a farlo, altro che sceneggiate. Siamo di fronte ad un popolo che non ce la fa più a sopportare bugie e soprusi in ogni ambito».
Intanto qualche spiraglio si intravede, pare infatti che Greco sia stato convocato in Prefettura a Isernia proprio dopo la minaccia di incatenarsi sul ponte e di iniziare uno sciopero della fame.
«Venerdì, – conferma infatti il consigliere regionale – l’onorevole Grippa ed io siamo stati convocati in Prefettura ad Isernia dove porteremo la voce dei cittadini dell’entroterra montano stanchi di continuare a subire le assurdità di una classe politica distratta e lenta rispetto alle reali esigenze delle aree interne». Non è dato sapere se la Prefettura abbia convocato anche il presidente della Provincia, l’unico che, secondo il racconto di Greco e della Grippa, potrebbe risolvere in pochi istanti, mettendo una firma, una querelle che va avanti da troppo tempo.

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