Un consigliere regionale che si incatena su un ponte e inizia uno sciopero della fame fa sicuramente notizia. Se a questo si aggiunge la minaccia di decine di imprenditori di occupare fisicamente la Provincia in segno di protesta contro un ponte chiuso ormai da oltre un anno ecco che al clamore mediatico si somma una certa apprensione sociale e istituzionale, che sfocia quasi nell’ordine pubblico.
E forse proprio alla luce di questi episodi il viceprefetto Laura Scioli, facente funzioni, ha convocato per oggi, alle ore 15,00, negli uffici del Palazzo del Governo, il consigliere regionale Andrea Greco e la parlamentare del Movimento 5 Stelle, Carmela Grippa. I due esponenti pentastellati, nei giorni scorsi, hanno preso parte ad un incontro pubblico a Castiglione Messer Marino, proprio per fare chiarezza sulla tragicomica vicenda del ponte Sente. L’imponente struttura viaria è chiusa da quasi un anno e mezzo nonostante lo stanziamento da parte del Governo centrale di due milioni di euro per la sua messa in sicurezza. «Grazie ai nostri canali politici siamo arrivati a far sedere attorno ad un tavolo tecnico il viceministro per le Infrastrutture, il numero due di Anas, ospiti la Regione Molise e la Provincia di Isernia. – ha spiegato l’onorevole Carmela Grippa – In quella sede si era deciso che oltre alla messa in sicurezza della terza pila mediante il finanziamento già assegnato, si sarebbe proceduto al passaggio dell’intera struttura sotto Anas. Non è facile ottenere udienza ed essere ascoltati dal numero due di un colosso come Anas. Quelle decisioni prese davanti al viceministro Cancelleri sono ora vanificate dall’atteggiamento dilatorio della Provincia di Isernia che in oltre due medi di tempo non è riuscita a firmare la bozza di accordo stilato proprio dall’Anas. Risultato: i soldi sono stanziati da mesi, Anas è pronta ad assumere la gestione del viadotto, il Governo centrale si è impegnato a trovare altre risorse che serviranno per la messa in sicurezza completa del viadotto e la sua conseguente riapertura al traffico, – aggiunge in chiusura la parlamentare – e la Provincia di Isernia intanto, inspiegabilmente, perde tempo e assegna addirittura altre perizie e consulenze contrariamente a quanto stabilito attorno a quel tavolo».