Ha inciso come persona che ha adempiuto a un dovere civico, senza sentirsi un eroe, ma la condotta di Giuseppe Antoci ha permesso di bloccare un malaffare nel parco dei Nebrodi quantificato in 3 miliardi di euro in dieci anni. Cifre assurde. Per questo la mafia dei pascoli ha cercato di ammazzarlo. Il suo cognome è anche la denominazione di un protocollo di legalità e la sua esperienza e i suoi insegnamenti sono stati messi a disposizione, ieri mattina, di un incontro importante all’istituto comprensivo di Petacciato.
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