Poco meno di un mese fa, nel dare la notizia delle richieste di rinvio a giudizio per tre imprenditori, frutto delle indagini partite dopo la immane tragedia dei 12 braccianti stranieri morti nell’incidente che sconvolse tutta l’Italia, avvenuta il 6 agosto 2018 sulla statale 16, lasciammo intendere che gli inquirenti di Foggia erano sulle tracce di qualcosa di grosso. Nessuno “Schermo”, infatti, prendendo spunto dal nome dell’inchiesta, che ha portato ieri all’esecuzioni di misure cautelari e non solo su persone e aziende collegate alle attività agricole di Puglia, nel caso di specie l’Alta Puglia, e il basso Molise.

L’articolo completo è disponibile sull’edizione di Primo Piano Molise oggi in edicola.

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