Che qualcosa covasse sotto la cenere, in senso investigativo, si era capito già dopo 24 ore dal vasto rogo che ha rischiato di mettere in ginocchio San Martino in Pensilis. Prima i Carabinieri con l’informativa in Procura, quindi il sindaco Giovanni Di Matteo, che condannava pubblicamente gli autori dei roghi. Così, ieri, dopo aver passato al setaccio le numerose immagini video che avevano documentato il pomeriggio di fuoco martedì scorso, due dei responsabili (ma potrebbero non essere i soli) sono stati rintracciati, identificati e denunciati a piede libero alla Procura di Larino.
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