Una volta tanto arrivano notizie positive dall’Europa per la pesca e se non è un unicum poco ci manca. Varate misure anticrisi per i pescatori, con una presa di posizione (e di coscienza) dopo i gravi disagi subiti a causa del caro gasolio, in conseguenza dell’alta tensione scatenata dal conflitto russo-ucraino. «Finalmente l’Europa ci ha dato ascolto. Le imprese di pesca potranno contare su ulteriori strumenti per fronteggiare le crisi economica scaturita dopo lo scoppio della guerra in Ucraina». Ha commentato così l’Alleanza delle cooperative pesca alla notizia dell’adozione da parte del Parlamento europeo, con una tempistica accelerata, di una proposta di Regolamento, già approvata dal Consiglio Ue, che introduce misure specifiche per attenuare le conseguenze dell’aggressione militare della Russia contro l’Ucraina sulle attività di pesca e gli effetti della perturbazione del mercato causata da tale aggressione sulla catena di approvvigionamento dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura. In particolare, saranno messi a disposizione finanziamenti dell’Ue per compensazioni finanziarie alle Op e alle associazioni di produttori relativamente al meccanismo di ammasso, per il mancato guadagno e per i costi aggiuntivi sostenuti a causa della perturbazione del mercato e per l’arresto temporaneo delle attività di pesca. Per quanto riguarda quest’ultimo provvedimento, grazie al Parlamento europeo, verranno prorogati gli aiuti alle imprese che temporaneamente non possono continuare a pescare per ristrettezze economiche. «Fondamentale ora una rapida attivazione di queste misure; circostanza che nel nostro Paese richiederà un’efficace collaborazione tra Stato e Regioni, per allocare le risorse occorrenti garantendo a tutte le imprese un sostegno assolutamente necessario», conclude l’Alleanza. Notizia commentata dal parlamentare europeo Massimo Casanova, assieme ai colleghi di gruppo: «Il voto a larghissima maggioranza del Parlamento Europeo sulle misure di crisi per pesca e acquacoltura per contrastare le conseguenze della guerra in Ucraina sul settore è un segnale positivo. Nonostante le criticità già evidenziate dalla Lega, per le quali avevamo presentato una serie di emendamenti, rappresenta un passo in avanti importante per sostenere un settore costretto a fronteggiare numerose difficoltà, in Italia e in Europa: servono risposte concrete e in tempi brevi, come chiediamo a gran voce da tempo. Bene il voto odierno, ma la battaglia della Lega a difesa dei pescatori italiani non si ferma qui. Dal Parlamento Europeo a quello nazionale, continueremo a portare avanti le nostre richieste: un aumento del tasso del co-finanziamento al 100% sui sostegni dal Feamp, al posto dell’attuale 75%; la deroga alla cosiddetta regola ‘N+3’ per poter prorogare l’uso dei finanziamenti; il recupero del 50% delle risorse non spese nella vecchia programmazione Feamp – ora Feampa – per utilizzarle per il caro gasolio, equamente suddiviso a livello nazionale. Condizioni importanti per sostenere una categoria fondamentale per l’economia del nostro Paese: noi ci siamo». Così in una nota gli europarlamentari della Lega componenti della commissione Pesca, Rosanna Conte (coordinatrice Id in commissione), Massimo Casanova, Valentino Grant, Annalisa Tardino e il deputato Lorenzo Viviani, responsabile dipartimento Pesca della Lega, commentano il voto del Parlamento Europeo sulle misure di crisi nei settori della pesca e dell’acquacoltura a seguito dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Infine, sempre notizia molto recente, a seguito di un importante lavoro di sensibilizzazione istituzionale, che è stato fatto con il Governo, il Ministero dell’Economia e delle Finanze e il Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, nonché con i referenti dei gruppi parlamentari delle commissioni Agricoltura, Bilancio e Finanze della Camera dei Deputati, che hanno esaminato il #DLAiuti, è stata approvata la proroga del contributo sotto forma di credito di imposta per l’acquisto del carburante per il secondo semestre 2022 per il settore della pesca, con un importo pari a 23 milioni di euro. Si tratta di un grande risultato, che arriva a seguito di numerose interlocuzioni nell’ambito delle quali ci era stato inizialmente comunicato che non c’erano ulteriori fondi disponibili. Tuttavia, a seguito del lavoro svolto in questi giorni, siamo estremamente soddisfatti che sia stata trasversalmente compresa l’importanza di sostenere il settore ittico in un momento di grande difficoltà economica. Per questo ringraziamo il Governo e tutti i gruppi parlamentari che in queste ore si sono spesi per garantire questo strumento che le imprese del settore attendevano con ansia. La pesca sarà uno dei pochi settori che riceverà un sostegno economico da questo provvedimento a dimostrazione della grande crisi che il comparto sta attraversando ma anche della sensibilità di chi ha compreso questo problema garantendo risorse aggiuntive ad un settore in ginocchio. In attesa della conversione in legge, continueremo come sempre nel nostro lavoro di supporto alle imprese del settore e nell’individuazione di strumenti e opportunità».